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Reddito di cittadinanza, il primo test in Finlandia

Il Paese scandinavo sta per varare una legge che prevede la sperimentazione del reddito di base su 2.000 cittadini sorteggiati a caso: riceveranno 560 al mese dallo Stato per le spese sanitarie e di welfare – Il rifiuto della Svizzera via referendum (il 77% ha votato No) e il caso virtuoso dell’India.

Reddito di cittadinanza, il primo test in Finlandia

Dopo il “no” ufficiale della Svizzera, arrivato via referendum, e mentre la discussione divampa in diversi Paesi tra cui l’Italia, il primo Paese in Europa che si sta accingendo a sperimentare – a livello nazionale – il reddito di cittadinanza è la Finlandia. Il premier Juha Sipilä lo aveva promesso e ora il disegno di legge è al vaglio di una sorta di consultazione popolare, che si concluderà il 9 settembre.

Il test prevede che 2.000 persone, sorteggiate a caso e in età lavorativa, riceveranno dallo Stato 560 euro al mese. Il “reddito di base” è stato pensato nel Paese scandinavo soprattutto con l’intenzione, secondo quanto riferito dal ministero degli Affari sociali e della Salute, di “ridurre la burocrazia e semplificare il complesso sistema di aiuti sociali”. Il premier, eletto a maggio 2015 ma che prima era stato imprenditore, sostiene che questa misura possa anche rilanciare il mercato occupazionale.

L’esatto contrario di quello che hanno valutato politici ed elettori svizzeri, che lo scorso mese di giugno hanno detto per il 77% No al reddito di cittadinanza, che doveva essere di 2.300 al mese (2.500 franchi svizzeri): secondo loro un reddito di base avrebbe potuto scoraggiare i cittadini dal cercare un lavoro. La misura, che difficilmente allo stato delle cose sarebbe proponibile in Paesi altamente indebitati come l’Italia, ha però già un precedente virtuoso nel mondo: in India, dove il reddito di cittadinanza è stato introdotto a livello locale nello stato di Madhya Pradesh.

A quanto risulta dagli indicatori economici, nella provincia dell’India centrale, che conta 73 milioni di abitanti, la qualità della vita sarebbe migliorata, in particolare è stata registrata una forte ripresa dei consumi. Altri esempi sono quelli della città di Utrecht e dell’esperimento condotto da Y Combinator, un incubatore di startup della Silicon Valley, che già a giugno ha annunciato di voler testare il reddito di cittadinanza su un centinaio di famiglie di Oakland, in California, che riceveranno tra i 1.000 e i 2.000 dollari al mese per un periodo compreso tra i sei mesi e un anno. “Il reddito di cittadinanza serve alle persone per soddisfare i loro bisogni, ma non sappiamo se questa sia la soluzione migliore: per questo la vogliamo testare”, dicono dalla Silicon Valley.

Anche negli Stati Uniti comunque, a livello nazionale, il progetto è praticamente irrealizzabile: calcolandolo su un contributo di 10.000 dollari l’anno (inferiore a quello pensato da Y Combinator), costerebbe alle casse dello Stato quasi 3.000 miliardi l’anno. L’obiettivo del premier finlandese Juha Sipilä è comunque quello di inserire la sperimentazione nella Legge di Stabilità del 2017 e di farla così scattare sin dal 1° gennaio dell’anno prossimo.

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