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Raggi, chiesto rinvio a giudizio per falso

L’ipotesi d’accusa è falso in atto pubblico e riguarda la decisione della prima cittadina di affidare l’incarico di responsabile del Turismo a Renato Marra, fratello di Raffaele, all’epoca capo del Personale del Campidoglio. Archiviata l’accusa per abuso d’ufficio sulla promozione di Salvatore Romeo: non ci fu dolo

Raggi, chiesto rinvio a giudizio per falso

I pm di Roma hanno chiesto il rinvio a giudizio della sindaca di Roma, Virgina Raggi. L’ipotesi d’accusa è falso in atto pubblico e riguarda la decisione della prima cittadina di affidare l’incarico di responsabile del Turismo a Renato Marra, fratello di Raffaele, all’epoca capo del Personale del Campidoglio.

Raggi aveva assicurato di aver deciso la promozione di Renato in autonomia, negando di fronte all’Anticorruzione del Comune di Roma che il fratello Raffaele Marra – arrestato nei mesi scorsi per corruzione e tuttora sotto processo – avesse svolto un ruolo. Ma in una conversazione via chat fra i due, la sindaca accusa Marra di non averla informata dell’aumento di stipendio che Renato avrebbe ottenuto: “Raffaele, questa cosa dello stipendio mi mette in difficoltà, me lo dovevi dire”.

Un altro elemento a carico di Raggi è una conversazione in cui Raffaele dice a Renato: “Si è liberato il posto di responsabile del Turismo, fai la domanda”. E il 9 novembre Renato si aggiudica proprio quella poltrona anche grazie ai documenti che Raffaele fa avere a Raggi illustrando le procedure da seguire.

Il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Francesco dall’Olio hanno chiesto invece l’archiviazione per il reato di abuso d’ufficio ipotizzato per la promozione di Salvatore Romeo. Secondo i magistrati, la procedura seguita da Raggi – che aveva garantito a Romeo una triplicazione dello stipendio – non è corretta, ma segue una prassi già utilizzata dai suoi predecessori e soprattutto non è stata messa in pratica con dolo. Per questo l’archiviazione è stata chiesta anche per le nomine decise da Giani Alemanno e da Ignazio Marino.

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