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QUIRINALE – Marini fallisce la prima votazione: si riprova nel pomeriggio

QUIRINALE – Il candidato delle larghe intese ha raccolto, nella prima votazione, molto meno voti (521) del quorum di 672 voti – Rodotà ha ricevuto 240 voti – Si riprova nel pomeriggio – Marini resta in pista ma fino alla quarta votazione Pd e Pdl voteranno scheda bianca – Sullo sfondo si riaffaccia l’ipotesi D’Alema

QUIRINALE – Marini fallisce la prima votazione: si riprova nel pomeriggio

Al primo colpo Marini non ce l’ha fatta. Nella prima votazione per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica occorreva raccogliere i 2/3 dei voti e Marini ne ha invece raccolto molti meno (521 voti) rispetto al quorum di 672. Stefano Rodotà, sostenuto da Grillo e da Sle, ha preso 240 voti.

Si riproverà oggi pomeriggio con la nuova riunione delle Camere congiunte e Franco Marini sarà ancora in pista anche se Pd e Pdl hanno deciso di scegliere scheda bianca fino alla quarta votazione. Non è chirao se Bersani e Berlusconi meditino di cambiare cavallo, ma se tra oggi pomeriggio e domani l’ex presidente del Senato non dovesse farcela è probabile che i giochi si riaprano dalla quarta votazione (domani pomeriggio), quando il quorum si abbasserà e sarà sufficiente raccogliere il 51% dei consensi dei votanti rispetto ai due terzi delle prime tre votazioni e basterebbero cioè 504 voti.

Naturalmente la partita per Marini e per il Pd di Bersani resta in salita: al di là della figura del candidato – che può considerarsi un candidato di tregua ma certamente non di rinnovamento – nel Pd e alla sua sinistra monta la fronda in nome di un candidato meno datato e più innovativo. Tutto questo influirà anche sulla formazione del governo futuro. Si tratta di capire se Bersani terrò ferma l’alleanza con Berlusconi o aprirà a Grillo.

Ma col passare delle ore sale l’ipotesi di una discesa in campo di Massimo D’alema che potrebbe raccoglire più agevolmente sia i voti del centrosinistra che quelli del centrodestra.

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