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QUIRINALE – Da oggi pomeriggio il Pd vota Prodi che stasera può diventare il nuovo Presidente

QUIRINALE – Dalla quarta votazione per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, in programma oggi pomeriggio, il Pd voterà Prodi – Furiosa reazione di Pdl: “E’ una candidatura che divide” – Ma il Professore può raccogliere anche i voti grillini, ma Grillo giura: “Noi non lo voteremo” – Intanto contromossa dei montiani: “Candidiamo la Cancellieri”.

QUIRINALE – Da oggi pomeriggio il Pd vota Prodi che stasera può diventare il nuovo Presidente

Il Pdl non ci sta. Proprio nel giorno in cui il Pd si ricompatta intorno alla candidatura di Romano Prodi per la carica di Presidente della Repubblica (presumibilmente dalla quarta votazione, quando basterà la maggioranza semplice di 504 voti), dopo il flop di Marini nella giornata di ieri, il partito di Berlusconi va su tutte le furie e grida allo strappo.

“Prodi presidente della Repubblica? – si chiede ironicamente il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi -. I comunisti non cambiano mai. Prima gli interessi di un partito sfasciato ed allo sbando e poi quello degli italiani. Grazie all’inciucio con i grillini avremo Prodi presidente della Repubblica. Il nuovo che avanza!!! Povera Italia”. Un inciucio coi grillini che, però, sembra lontano, perchè Grillo giura: “Non ci sogniamo neanche di votare Prodi”.

Polemici anche Fabrizio Cicchitto, che in una nota afferma: “Il Pd prima ha realizzato con noi una intesa su Marini che non ha potuto o voluto onorare. E’evidente che la scelta su Prodi è di rottura”; e il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri: “Quella di Prodi è una scelta che divide. Il contrario di quello che serve all’Italia”.

Una scelta, quella di Prodi, che non essendo condivisa da centrodestra (che invece aveva dato l’ok per Franco Marini) rischia non solo di non passare (nonostante il quarto scrutinio sia a maggioranza semplice, servono comunque voti oltre a quelli del Pd), ma di causare una rottura in vista dell’imminente formazione di un nuovo governo: quasi sicuramente l’eventuale ascesa di Prodi al Colle sarà l’addio alle larghe intese e piuttosto il prologo a una nuova campagna elettorale.

Ma c’è anche un altro colpo di scena nell’infinito giallo del Quirinale: neanche Scelta Civica di Monti appoggerà la scelta di Prodi, e ha già fatto una controproposta ufficiale, quella del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. La Cancellieri è stata proposta dai montiani sia a Bersani, che però ha virato sull’ex presidente del Consiglio ricompattando tutta la truppa democratica (giovani turchi e renziani compresi), sia al Pdl, che invece ha aperto. “Per noi la Cancellieri potrebbe andare bene, parliamone”, ha dichiarato Maurizio Gasparri.

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