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Quanto costa comprare casa. Tutte le tasse e i costi

Da www.salvadenaro.com – Quanto costa comprare casa? Non c’è solo il prezzo d’acquisto, ma bisogna mettere in conto anche molte altre voci di spesa, dal notaio agli allacciamenti. Ecco tutto ciò che bisogna tenere in considerazione per evitare sgradite sorprese.

Il costo di una casa non è solo il prezzo di acquisto, ma bisogna mettere in bilancio tasse e altri costi.

Il costo di una casa non è dato solo dal prezzo pagato al venditore, ma a questo bisogna aggiungere i costi di mediazione se si compra tramite un’agenzia, del notaio e le tasse. Poi ci sono i costi per gli allacciamenti, trasloco e arredi. Inoltre bisogna mettere in bilancio quattro tributi:  le imposte di registro, ipotecaria e catastale, cui si aggiunge l’Iva se si acquista dal costruttore.

Le tasse se si acquista da privato
Le imposte dipendono dal tipo di immobile. Se si tratta di prima casa si gode di agevolazioni: per l’appartamento è acquistato da privato si paga il 2% di imposta di registro sulla rendita catastale moltiplicata per 115, con un minimo di 1000 euro, più 100 euro complessive di imposte ipotecaria e catastale. Per acquisto di altre case  si paga  il 9% sulla rendita catastale moltiplicata per 126 per il registro.

Le tasse se si acquista dal costruttore
Quando si compra dal costruttore: se si tratta di prima casa si paga il 4% di Iva sul prezzo reale e 600 euro fisse (200 per ognuna delle altre tre imposte); Se si acquista un appartamento non prima casa si paga: si paga l’Iva del 10%.

Per le case acquistate dal costruttore entro il 31 dicembre 2017 è possibile ottenere un bonus fiscale pari al 50% dell’Iva, purché la casa sia di classe energetica A o B. Al rogito ci sono poi costi fissi da affrontare, indipendenti dal tipo di immobile: l’imposta di bollo di 230 euro, e l’imposta ipotecaria di 90 euro.

Prima casa: quando si ha diritto alle agevolazioni
1) l’abitazione non deve essere di lusso ovvero non devono appartenere alle categorie A/1 (alloggi signorili); A/8 (ville), A/9 (immobili storici);

2) l’abitazione deve essere nel comune dove si ha la residenza oppure dove si lavora. Non è necessario risiedere al momento del rogito, la residenza nel comune deve essere spostata entro 18 mesi;

3) non si può possedere o avere l’usufrutto di un’altra abitazione nello stesso comune. Si può invece avere un diritto di nuda proprietà;

4) non si può essere titolari, da soli o in comunione con il coniuge, di un qualsiasi diritto, neppure una quota, su un altro immobile acquistato con i benefici fiscali “prima casa”, ovunque si trovi sul territorio italiano.

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