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Quadriennale d’arte, Bernabè: “Servono fondi privati per l’arte italiana”

Presentata a Roma la 17esima edizione della Quadriennale d’Arte – La direttrice artistica sarà Sarah Cosulich, con esperienza decennale in tutto il mondo – Il percorso di avvicinamento al 2020 sarà sostenuto da una serie di iniziative per valorizzare giovani artisti italiani – Duro il presidente Franco Bernabè: “I fondi pubblici non bastano, abbiamo bisogno dell’intervento dei privati”

Quadriennale d’arte, Bernabè: “Servono fondi privati per l’arte italiana”

La promozione dell’arte contemporanea italiana sarà l’obiettivo primario del percorso di avvicinamento alla 17esima edizione della Quadriennale. Dal 2018 al 2020 l’istituzione di cui Franco Bernabè è presidente sosterrà giovani artisti e curatori nostrani con iniziative ed eventi mirati all’internazionalizzazione delle nostre eccellenze.

Per poter rispettare le linee guida prefissate, ha spiegato Bernabè: “Servirà un importante budget di partenza. Purtroppo lo Stato non ha più i fondi necessari, abbiamo bisogno di un forte supporto da parte del settore privato. Dall’ultima edizione della Quadriennale abbiamo risparmiato 300mila euro, ma per il 2020 abbiamo bisogno di una cifra che sia multiplo di quanto già abbiamo, la campagna di fundraising è già iniziata”.

Bernabè ha evidenziato le principali difficoltà, legate al lato finanziario, incontrate dagli enti come la Fondazione della Quadriennale: “E’ sbagliato dire che gli pubblici non partecipano all’iniziativa. Lo fanno, ma molto spesso i fondi che mettono a disposizione arrivano con due tre anni di ritardo rispetto agli eventi che dobbiamo organizzare, non possiamo farci affidamento. Il coinvolgimento della partecipazione privata è di vitale importanza per la buona riuscita della 17esima edizione”.

“Non è importante avere un mero sponsor, ma un gruppo che sia interessato anche dal punto di vista della comunicazione all’elaborazione di un progetto che sia nell’interesse di tutte le parti in gioco”, ha continuato Bernabè.

Per la prima volta nella storia della Quadriennale, fondata nel 1927, è stata ideata una formula che prevede la figura di un direttore artistico. Per svolgere questo delicato ruolo è stata scelta Sarah Cosulich, selezionata tra oltre 100 candidati.

“Sarà un percorso lungo e articolato, coerente con la nostra storia e con la vocazione di rappresentare un momento istituzionale di valorizzazione dell’arte contemporanea dell’arte italiana, tenendo anche conto delle difficoltà che questo settore ha vissuto negli ultimi anni”, ha dichiarato Franco Bernabè aprendo la conferenza stampa di presentazione della prossima Quadriennale. L’obiettivo è quello di privilegiare la vista dall’esterno della nostre arte, capire come gli altri vedono ed analizzano i nostri artisti, uscire dai confini.

Proprio per questo motivo, Franco Bernabè e Sarah Cosulich hanno scelto di intraprendere un percorso di networking tra artisti e curatori italiani, per far emergere le eccellenze. Stimolare il dialogo e lo scambio delle idee sul territorio, accrescendo allo stesso tempo le prospettive e la visibilità degli artisti italiani tramite la loro promozione all’estero: questa sarà l’impostazione del triennio 2018-2020. In questo modo la Quadriennale potrà assumere una dimensione ancor più internazionale.

I prossimi tre anni saranno caratterizzati da tre iniziative separate, volute fortemente dalla direttrice artistica e appoggiate dal presidente Bernabè. Q2020 rappresenta il percorso preparatorio di ricerca ed analisi che porterà alla Quadriennale d’arte del 2020. Q-RATED è invece una iniziativa di formazione allargata legata al territorio italiano che prevede una serie di workshop (3 all’anno, in diverse città italiane per 10 giovani artisti e curatori che potranno dialogare con colleghi internazionali) ed un simposio, organizzato a Roma, pensato per arricchire le prospettive degli artisti e la loro apertura verso l’esterno. Per concludere, Q-INTERNATIONAL prevede la creazione di un comitato scientifico che sosterrà economicamente e non solo le istituzioni straniere (case d’arte, gallerie, musei) che ospitano esposizioni di artisti italiani.

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