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Prova mercato per le nomine di Renzi: Eni, Enel, Finmeccanica ai raggi x. Milano inizia male

Oggi la Borsa giudicherà il cambio al vertice di Eni, Enel e Finmeccanica deciso dal governo Renzi nella sua prima grande tornata di nomine pubbliche – Corre Wall Street ma in Cina crolla il credito – Stamani Piazza Affari inizia male – Btp Italia fa il pieno – Tremano le Popolari e Mps mentre risorge il lusso – Ubs punisce Stm

Prova mercato per le nomine di Renzi: Eni, Enel, Finmeccanica ai raggi x. Milano inizia male

I NUOVI BOIARDI DI RENZI AL TEST DEL MERCATO
WALL STREET GALOPPA, IN CINA CROLLA IL CREDITO

Seduta positiva a Tokyo sull’onda delle Borse Usa. L’indice Nikkei sale di oltre un punto percentuale, trascinando all’insù anche Hong Kong +0,8%. Ma l’attenzione è dominata dalle statistiche in arrivo dalla Cina: il credito ad imprese è famiglie è in forte frenata (-19% su base annua) così come i depositi. La crescita del pil, che sarà annunciata domani, dovrebbe scendere al 7,3 per cento su base annua ma per Zhang Zhiwei di Nomura il dato ufficiale è troppo ottimista: la crescita effettiva, a fine, anno, rischia di essere inferiore al 7 per cento.

Wall Street, nell’attesa di valutare l’incognita Cina e le tensioni ucraine, ha intanto ripreso a correre: l’indice Dow Jones è salito dello 0,91%, l’S&P 500 circa dello 0,7% e il Nasdaq dello 0,57%. Ad innescare il rialzo sono stati i conti di Citigroup +4,3% , nettamente migliori delle attese. Ma al rally ha contribuito il dato sulle vendite dettaglio di marzo: +1,1%, l’incremento maggiore dall’estate 2012.

Oggi è atteso un discorso di Janet Yellen. La ripresa delle Borse Usa ha imposto il cambio di passo ai listini europei, in mattinata depressi dalla crisi ucraina. Chiudono in terreno positivo Londra +0,2%, Francoforte +0,2% e Parigi +0,4%.

Il listino migliore è stato Piazza Affari: A Milano l’FtseMib ha chiuso con un progresso dello 0,5%, rimbalzando sopra la soglia dei 21 mila punti.

NOMINE, LA CONTINUITA’ DIETRO LA VALANGA ROSA

Fumata bianca (anzi, rosa) per i vertici delle controllate del Tesoro. All’Eni sale Claudio Descalzi nominato ad, Emma Marcegaglia presidente. Alle Poste, in vista dell’Ipo, Francesco Caio ad e Luisa Todini presidente. A Finmeccanica confermato Gianni De Gennaro presidente mentre Mauro Moretti è il nuovo ad. Francesco Starace è il nuovo ad di Enel, Patrizia Grieco presidente .

Cambiano i nomi ma, almeno nel caso di Eni ed Enel, vengono confermate le linee emerse dai business plan premiati da analisti e broker. Più sensibile il cambio di rotta in Finmeccanica: l’arrivo di Moretti può cambiare i piani per Ansaldo Breda e Ansaldo Sts. Ieri, in attesa delle nomine di palazzo Chigi, le partecipate del Tesoro si sono comportati così: forte rialzo di Eni +1,7%. Sono salite anche Enel +1,2% e Terna +0,8% .Enel Green Power ha guadagnato il 2,9%. In forte ribasso invece Finmeccanica: il titolo ha perso il 2,1%.

BTP ITALIA: 6,7 MILIARDI RACCOLTI IL PRIMO GIORNO

Si è chiusa con ordini per 6,721 miliardi di euro la prima giornata di collocamento per il nuovo BTp Italia. Al termine degli scambi cono stati sottoscritti oltre 110mila contratti di acquisto. Visto l’andamento positivo della prima giornata non e’ escluso che il Tesoro opti oggi per la chiusura anticipata del collocamento ai privati: l’annuncio è previsto a metà mattinata. Sul mercato secondario, lo spread tra Btp e Bund ha chiuso a 165 punti base con un tasso del decennale domestico al 3,18%, mentre il Bonos spagnolo si è assestato al 3,14% a 161 centesimi dal Bund.

BPM CROLLA, TREMANO POPOLARI E MPS

Giornata nera per le Popolari. Banca Popolare di Milano -8,5% con volumi doppi rispetto alla media delle ultime 30 sedute e quasi tripli rispetto alle ultime cinque. Sabato l’assemblea ha bocciato la proposta di riforma della governance caldeggiata da Bankitalia. Il mercato teme ripercussioni sull’aumento di capitale da 500 milioni in rampa di lancio il prossimo 5 maggio e il probabile ritardo nella rimozione degli add-ons. I vertici di piazza Meda hanno comunque confermato il calendario dell’aumento in una fitta serie di incontri con le autorita’ di vigilanza e le banche del consorzio di garanzia (Mediobanca, Barclays, Deutsche Bank e JP Morgan). La partenza della ricapitalizzazione e’ prevista il 5 maggio.

Pop.Emilia è scesa del 3,4%. Dopo l’assemblea di bilancio si sabato il mercato scommette sempre più su un aumento di capitale a breve il cui import potrebbe aggirarsi tra 600 e 700 milioni.

Ha fatto peggio di tutte Banca Etruria -11,59% dopo l’annuncio di trattative in esclusiva con Popolare Vicenza per studiare un’integrazione: il titolo sconta così il venir meno dell’appeal speculativo con l’esclusiva siglata nel weekend. Da inizio anno il bilancio del titolo è positivo per oltre il 90%.

Anche Monte Paschi -5,32% chiude in netto ribasso. Sono salite invece Unicredit +1,2% e Intesa +0,1% e Banco Popolare. L’indice italiano dei bancari è piatto, quello europeo cede lo 0,13%.

TORNA A BRILLARE LA STELLA DEL LUSSO

In Piazza Affari sono rimbalzati i titoli del lusso: Tod’s +4,9% oltre quota 100 euro Ferragamo +3,2%. Continua l’effetto di trascinamento di Lvmh: Moncler +1,52%, Brunello Cucinelli +2,56%. Luxottica sale dell’1,61%. 

UBS PUNISCE STM, DEBOLE TELECOM

Nel resto del listino da segnalare: Telecom Italia -0,46% a 0,8705 euro, alla vigilia dell’assemblea di domani, nonostante l’upgrade di Banca Akros che ha alzato il giudizio da hold ad accumulate e il target price da 0,78 a 1,05 euro. Stm cede quasi il 3% dopo la bocciatura di Ubs a ‘sell’.

Fuori dal paniere principale: Indesit -2,63% dopo avere incassato il downgrade di Equita Sim (target price a 11,4 euro) da buy a hold e il taglio del 7% dell’eps di quest’anno e del 13% per il 2015 da parte di Kepler Cheuvreux (rating buy e prezzo obiettivo a 12,5 euro).

Igd ha chiuso la seduta in rosso dell’1,66%: Mediobanca Securities che ha alzato il prezzo obiettivo da 0,96 a 1,3 euro, mantenendo invariato il rating a neutral. Carraro ha segnato una flessione dello 0,25% a 3,16 euro nonostante Banca Imi abbia alzato il giudizio sul titolo da hold a add e il target price da 2 a 3,63 euro.

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