Condividi

Prometeia: il reddito delle famiglie italiane cresce per la prima volta dopo 7 anni

OSSERVATORIO PROMETEIA – Nei portafogli sempre meno titoli di Stato e bancari, tornati sotto i livelli del 1999 – La quota di prodotti di risparmio gestito è ritornata ai volumi del 2005 – Le innovazioni tecnologiche non toglieranno spazio alle relazioni fisiche con il cliente.

Prometeia: il reddito delle famiglie italiane cresce per la prima volta dopo 7 anni

Per la prima volta dal 2007 è cresciuto il reddito disponibile delle famiglie italiane misurato in termini reali. A rilevarlo è la diciannovesima edizione dell’Osservatorio sui Risparmi delle famiglie italiane di Prometeia-GfK Eurisko, che evidenzia anche che i consumi sono ritornati in territorio positivo e risulta più elevata la crescita di reddito risparmiato. Nonostante inizino a intravedersi segnali di ripresa, la ricchezza finanziaria in termini reali non ha però ancora recuperato i livelli del 2007. Un trend che, unito al calo della ricchezza abitativa, ha rafforzato la tendenza degli italiani ad aumentare la propria quota di risparmio, per poter così tornare ai livelli di ricchezza precedenti la crisi.

La politica m onetaria della Bce, con i tassi di interesse al minimo storico, ha fatto diminuire drasticamente il numero dei Bot People: i titoli di Stato e bancari sono tornati sotto i livelli del 1999. Le politiche di offerta delle banche hanno guidato ancora una volta la ricomposizione del portafoglio finanziario delle famiglie, portando ad una riduzione della raccolta diretta in obbligazioni e ad un aumento degli strumenti di risparmio gestito. Nel portafoglio delle famiglie servite dal canale bancario la quota di prodotti di risparmio gestito è tornata ai livelli del 2005, superando ampiamente il livello minimo del 2008, anno di crisi profonda dei fondi comuni.

Le innovazioni tecnologiche non toglieranno spazio alla fisicità, agli sportelli e alla relazione tra cliente e consulente. Anche i luoghi fisici rimarranno ancora i protagonisti dei prossimi anni, ma solo se si riusciranno ad interpretare i reali bisogni dei clienti, grazie proprio alla tecnologia. La giusta dose di innovazione semplificherà la vita del cliente, migliorando il suo controllo e la capacità progettuale nella gestione del proprio denaro. Un fenomeno, questo non solo italiano: la graduatoria delle attese di investimento della clientela italiana ed americana ci dimostra come le attese di miglioramento del luogo fisico (agenzia bancaria, agenzia assicurativa, ufficio di del promotore o consulente finanziario) si trovano nella parte alta della classifica.

“Dall’Osservatorio Prometeia – GFK Eurisko emerge che i risparmi delle famiglie italiane sono in crescita e la ricchezza finanziaria in termini reali non ha ancora recuperato i livelli del 2007”, commenta di Valeria Picconi, Country Manager per l’Italia di Genworth, società globale specializzata nelle assicurazioni a copertura del tenore di vita. “I dati del Genworth Index – prosegue – rivelano che gli italiani acquistano un maggior numero di prodotti di risparmio rispetto alla media europea (49% contro il 43%). In particolare, per quanto riguarda gli acquisti di obbligazioni, azioni e di fondi d’investimento, questi raggiungono in Italia livelli molto superiori rispetto al resto d’Europa (34% rispetto al 24% degli europei).Secondo i nostri dati gli italiani dimostrano anche una maggiore propensione nel garantirsi un reddito dopo la pensione, con il 31% di essi ad aver acquistato un prodotto di rendita vitalizia (rispetto al 14% degli europei). Riteniamo quindi che ci sia un’opportunità in Italia per proteggersi dagli imprevisti non solo quando si avvicina l’età pensionabile ma anche in altri momenti della vita, in modo che le famiglie non siano costrette a dover drenare i loro risparmi per far fronte a una eventuale perdita di reddito”. 

Commenta