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Prodi: bene Hu Jintao, ora l’Italia si meriti la fiducia della Cina

“Berlusconi aveva provocato un distacco tra Pechino e Roma: ora sta tornando un clima di fiducia e interesse”: così Romano Prodi in un’intervista al Mattino dopo le parole del premier cinese Hu Jintao che invitavano ad investire di più in Italia – “Ci sono importanti prospettive di export in settori come i prodotti di lusso e l’agroalimentare”.

Prodi: bene Hu Jintao, ora l’Italia si meriti la fiducia della Cina

”No, non c’e’ il mio zampino. La dichiarazione e’ stata fatta in Corea del Sud, io sono a Verona. Ma sicuramente per me è motivo di grande soddisfazione anche se, attenzione, tutto ciò adesso va tradotto in progetti e piani concreti”. Lo afferma al Mattino l’ex premier Romano Prodi dopo quanto dichiarato dal premier cinese Hu Jintao sul suo invito ad investire in Italia.

”Bisogna prendere atto – spiega Prodi – che e’ tornata la buona volontà verso il nostro Paese perché le dichiarazioni che aveva fatto l’ex premier Berlusconi avevano provocato un progressivo distacco della Cina dall’Italia. Da oggi possiamo ben dire che non c’è più il semaforo rosso. Ma questo è solo il primo passo”.

”Perché questa disponibilità di Pechino diventi reale – sottolinea – occorre creare le condizioni giuste. Penso a investimenti finanziari credibili, alla ricerca di combinazioni serie e produttive tra i nostri sistemi, alla disponibilità di imprenditori che abbiano coraggio di andare in Cina e che, di conseguenza, incoraggino i cinesi a venire da noi”.

”Per ora – prosegue – la Cina ha tolto il semaforo rosso e quindi la strada è libera. Per essere partner privilegiati dovremo meritarlo. E’ pero’ importante che l’Italia torni nel sistema internazionale: le tessere della politica internazionale si tengono le une con le altre, un Paese aiuta l’altro e così via. Essendo la Cina cosi’ importante, è inevitabile che una dichiarazione come quella di Hu Jintao finisca per accrescere il nostro prestigio”.

“Per noi – osserva ancora Prodi – ci sono importanti prospettive di export in settori come i prodotti di lusso, le nostre produzioni agroalimentari, la qualità dei vini’‘. Sulla possibilita’ che la Cina investa anche nei nostri titoli di stato, l’ex premier afferma:”Non mi pare che si possa definire negativa la possibilità di acquisto dei nostri titoli. Non è meglio avere detentori di titoli pubblici molto più stabili di banche di affari che acquistano e vendono il giorno dopo, e poi ancora il giorno successivo? Ma va detto anche che i cinesi possono acquistare Btp solo se sanno che l’Italia e’ stabile e la scadenza dei  titoli verrà rispettata”.

”Credo – conclude -che questo messaggio di stabilità si stia arrivando. Naturalmente Roma non si costruisce in un giorno e nemmeno la nuova dignità di Roma”.

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