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Prezzi Rc auto: la media è 419 euro, ma il 50% è sotto i 376 euro

RAPPORTO IVASS – Le variazioni geografiche rimangono notevoli: in Campania il prezzo medio è pari a 539 euro, mentre in Valle d’Aosta è pari a 303 euro – In cinque anni la media nazionale è scesa del 27%

Prezzi Rc auto: la media è 419 euro, ma il 50% è sotto i 376 euro

Quanto costa l’assicurazione Rc auto? Secondo l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), che venerdì ha presentato a Roma il suo nuovo bollettino Iper, nel terzo trimestre dell’anno scorso il prezzo medio in Italia era di 419 euro. Il valore è praticamente stabile su base annua (-0,3%), ma l’Istituto fa notare che negli ultimi cinque anni – cioè dal 2013, primo anno della rilevazione – il prezzo medio è crollato addirittura del 27%.

D’altra parte, quando si parla di Rc auto, concentrarsi sul valore medio rischia di essere fuorviante. Riccardo Cesari, consigliere dell’Ivass, sottolinea quanto sia importante osservare anche la mediana, “che non registra i valori eccessivi” dei prezzi praticati. Il prezzo mediano è infatti di 376 euro: significa che la metà degli italiani assicurati paga meno di questa cifra.

L’Autorità fa notare che i prezzi variano notevolmente su base geografica. In Campania, il prezzo medio è pari a 539 euro, mentre in Valle d’Aosta è pari a 303 euro. In ogni caso, il differenziale di premio tra Napoli e Aosta ha subito importanti riduzioni nel triennio 2013-2016, passando da 380 euro a 246 euro e si è stabilizzato intorno al valore attuale nel corso del terzo trimestre del 2018.

Il 20,6% dei contratti prevede clausole di riduzione del premio legate alla presenza della scatola nera. La penetrazione della scatola nera è tuttavia assai eterogenea: il 60,6% dei contratti stipulati nella provincia di Caserta include la scatola nera, mentre il tasso di penetrazione nella provincia di Bolzano è pari al 3%.

Allo stesso tempo, i prezzi medi sono assai differenziati tra le compagnie, con variazioni su base annua comprese tra il –9,4% e il +7,4%.

Alla presentazione del nuovo bollettino Iper è emerso anche che il ministero dello Sviluppo Economico ha sbloccato il cofinanziamento del nuovo preventivatore gratuito dell’Ivass. L’autorità stima di renderlo operativo dal gennaio 2020.

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