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Prada: ricavi stabili, il retail sostiene l’ingrosso

Ricavi netti a 3,545 miliardi, vendite retail in salita a 3,057 miliardi, canale wholesale in riduzione a 444 milioni, in linea con la volontà del gruppo di rafforzare la rete diretta e diminuire quella all’ingrosso.

Prada: ricavi stabili, il retail sostiene l’ingrosso

Prada chiude il 2015 con ricavi netti a 3,545 miliardi di euro, un risultato di poco inferiore ai risultati registrati nel 2014, quando i fatturati furono pari a 3,552 miliardi.

Ad annunciarlo è la stessa maison di alta moda che, nell’ambito di una nota diramata oggi, sottolinea l’espansione della rete retail che compensa il calo riscontrato nelle vendite del canale wholesale, in linea con i piani del gruppo di rafforzare il primo settore e ridurre il contributo del secondo.

Parlando in numeri, il canale wholesale chiude con ricavi pari a 444 milioni, in ribasso di 88 milioni. Al contrario le vendite retail – 618 negozi diretti (DOS) – hanno raggiunto i 3,057 miliardi, con un incremento a tassi correnti di 76 milioni.

“Nei prossimi mesi – ha commentato Patrizio Bertelli – Prada concentrerà le proprie energie nello sviluppo di nuove iniziative commerciali e di marketing a sostegno della crescita organica, anche mediante la realizzazione di un articolato progetto digitale volto a rafforzare il dialogo con i nostri clienti. Queste azioni, condotte in un quadro di rigorosa e disciplinata gestione dei costi, contribuiranno a consolidare la posizione sul mercato, con margini e ritorni sugli investimenti soddisfacenti”.

Tornando ai conti, nell’esercizio 2015 erano positivi i risultati dei prodotti in licenza (eyewear e fragrances), le cui royalties, 44 milioni di euro al 31 gennaio scorso, hanno segnato un progresso del 14%, cui ha contribuito sia la performance dell’eyewear, sia la prima fragranza Miu Miu, lanciata sul mercato nel secondo semestre dell’anno.

A livello geografico le vendite in Europa  sono state sostenute “da un flusso consistente di turisti provenienti soprattutto dell’Asia Pacific e dagli Stati Uniti”. Bene anche il mercato giapponese (+11% a cambi correnti e +4% a cambi costanti).

Parlando dei singoli brand di proprietà del gruppo, nel retail Prada ha segnato nell’esercizio +1% a circa 2,49 miliardi, mentre Miu Miu ha registrato +10% a cambi correnti e +1% a cambi costanti. Buono anche il risultato di Church’s, che sale del 14% a cambi correnti e del 7% a cambi costanti. Il gruppo indica infine che i risultati completi relativi all’esercizio 2015 saranno comunicati dopo la riunione del cda per l’approvazione del bilancio che avra’ luogo “nella prima meta’ di aprile”.

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