Francesco Iorio, attuale direttore generale di Ubi, si appresta ad assumere la guida operativa della Banca Popolare di Vicenza dopo le recenti clamorose dimissioni del dg Samuele Sorato, da tempo in dissidio con il presidente Gianni Zonin.
Iorio, secondo attendibili indiscrezioni, dovrebbe essere nominato dg nelle prossime ore e in un secondo tempo, se il cda ratificherà il percorso evolutivo, potrebbe diventare consigliere delegato della banca di Treviso.
Iorio dovrà rilanciare la banca dopo le delusioni degli ultimi bilanci, stigmatizzati dai soci più piccoli, e preparare il terreno alla trasformazione in spa, come esige la nuova riforma delle banche popolari voluta dal governo Renzi, e costruire nuove aggregazioni.
In movimento anche la Veneto Banca, dove il presidente dell’Associazione Azionisti Veneto Banca, Giovanni Schiavon, ha annunciato che l’Associazione, che sta raccogliendo numerosi piccoli e medi azionisti in difesa dei propri interessi e dei propri risparmi, intende strutturarsi sempre di più e che entro la fine del mese presenterà un piano di sviluppo con l’intento di andare oltre la rappresentanza nel Veneto e di dare voce agli associati su tutto il territorio nazionale, alzando l’asticella delle adesioni da raggiungere entro l’anno.
L’Associazione Azionisti Veneto Banca non fa mistero di guardare con molta perplessità alle ipotesi di fusione con la Popolare di Vicenza e di preferire una strategia stand alone.
