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Popolare di Vicenza e Veneto Banca: Atlante prepara l’uscita

“Atlante a breve non sarà più l’azionista di riferimento di queste banche”, ha annunciato il rappresentante del fondo – Approvati i bilanci 2016 che hanno registrato perdite miliardarie – L’assemblea della Popolare di Vicenza boccia azione di responsabilità contro Iorio.

Popolare di Vicenza e Veneto Banca: Atlante prepara l’uscita

Il fondo Atlante si prepara a farsi da parte. “A breve non saremo più azionista di riferimento” delle banche venete. Ad annunciare ufficialmente la novità è Alessandro De Nicola, in rappresentanza del fondo, nel corso dell’assemblea della Popolare di Vicenza, tenutasi oggi in parallelo all’assise di Veneto banca.

“Ora servono nuove e ingenti ricapitalizzazioni non più alla portata di investitori privati – ha affermato il rappresentante di Atlante –  E’ molto probabile che Atlante a breve non sarà più l’azionista di riferimento di queste banche, ma se si arriverà alla fusione sarà stato un successo”.

Ricordiamo che il fondo creato allo scopo di tutelare il sistema bancario dai rischi di fallimento controlla oggi oltre il 99% del capitale della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Ma l’annuncio è stato anche l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. De Nicola non ha usato mezzi termini, puntando il dito contro la “grave malagestio delle scorse amministrazioni che ha prodotto gravissime perdite economiche a tutti gli stakeholder”.

“Il fondo Atlante – ha ricordato – è entrato nella banca nella primavera 2016, quando nessun investitore si era fatto avanti per mettere i soldi nella banca. E’ stato evitato appena in tempo il bail in – ha concluso – che avrebbe avuto un impatto devastante e effetti non prevedibili su tutto il comparto a livello nazionale’. Il compito di Atlante è dunque finito, adesso toccherà ad “altri” prendersi carico della gestione dei due istituti.

Banche venete: approvati i bilanci con perdite miliardarie

Le assemblee delle due banche venete hanno approvato il bilancio del 2016. Per quanto riguarda Veneto Banca la raccolta diretta ha registrato un ribasso del 17,8% a 20.031 milioni di euro, mentre la perdita ha toccato quota 1,5 miliardi di euro. Le rettifiche di valore sui crediti e altre attività sono stati di 1.293 milioni di euro (+58,7% sul 2015), con 433,6 milioni di accantonamenti per rischi e oneri connessi principalmente ai rischi legali sulle azioni vendute ai soci.

La Popolare di Vicenza ha invece chiuso il 2016 con un rosso di 1,9 miliardi. “È stato un anno molto difficile per la banca – ha commentato l’ad, Fabrizio Viola – Uno dei problemi più seri è stata la significativa crescita dei crediti deteriorati, le sofferenze sono cresciute del 17% e le inadempienze probabili del 4%”.

Le due banche hanno presentato piani industriali che prevedono la fusione dei due istituti.

Banche venete: le azioni di responsabilità

Il presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Mion, accogliendo la richiesta arrivata da molti piccoli azionisti, ha deciso di inserire nell’ordine del giorno dell’assemblea il voto sull’avvio di un’azione di responsabilità anche contro l’ex a.d. Francesco Iorio e il cda guidato da Stefano Dolcetta. Il voto si è concluso con una bocciatura, arrivata soprattutto grazie al No del fondo Atlante, che come detto in precedenza controlla il 99,33% del capitale della banca. Nel voto “per testa” (comunque ininfluente) hanno infatti trionfato i ‘si”, arrivati da 120 dei 126 soci presenti, in proprio o per delega.

Alcuni azionisti hanno inoltre criticato l’ad della banca vicentina, Fabrizio Viola, per l’imputazione coatta nel procedimento sulla vicenda Mps. Il manager è stato difeso dal vice presidente dell’istituto, Salvatore Bragantini e dal presidente Gianni Mion: “Se c’è una persona che è in grado di portare a salvamento la Popolare di Vicenza è Fabrizio Viola” ha dichiarato Salvatore Bragantini.

Spostandoci a Montebelluna “Gli atti sono quasi pronti, per l’azione di responsabilità è questione di settimane”. Lo ha detto il presidente di Veneto Banca, Massimo Lanza, rispondendo agli interventi dei soci “Altrettanto faremo e continueremo a fare – ha aggiunto – per istruire azioni di responsabilità verso terzi”.

Lanza ha inoltre assicurato che la banca “non ha dimenticato i soci che non abbiamo potuto includere nella Offerta pubblica di transazione (Opt). Sarà pronto a giorni il regolamento per la distribuzione del fondo per i soci disagiati da 30 milioni”

Popolare di Vicenza: i rimborsi e il personale

“Quello che è successo non è facile da accettare, non è neanche facile da gestire”. Lo ha dichiarato l’a.d. della Banca Popolare di Vicenza, Fabrizio Viola, commentando le passate vicende dell’istituto. “Quello che mi dà un briciolo di fiducia – ha aggiunto – è che circa il 94% dei corrispettivi versati per la transazione” con i soci “sono a tutt’oggi versati sui conti correnti della banca”.

Una caratteristica che secondo l’ad, rappresenta un “piccolo segnale di fiducia” nei confronti del futuro della banca.

Per quanto riguarda il personale, Viola ha ribadito che “il management della banca e tutto il personale sta gestendo una situazione molto impegnativa soprattutto sul lato depositi e raccolta. Da un mese, comunque – ha proseguito – la situazione si è normalizzata. E’ necessario continuare a utilizzare le leve convenzionali per ridurre il personale, la banca si risana e si rilancerà anche grazie al lavoro fatto con i sindacati. Il costo del personale è uno dei costi che va ridotto. Da qualche settimana abbiamo finito il lavoro di riduzione della retribuzione della dirigenza. E questo lavoro era dovuto per sedersi ai tavoli sindacali”, ha concluso l’ad di BpVi.

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