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Ponte Morandi: Castellucci a processo con altri 58 imputati, Aspi patteggia per 30 milioni

Lo ha stabilito il Giudice per l’udienza preliminare – Per l’ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia e per i suoi 58 coimputati il processo inizierà il 7 luglio

Ponte Morandi: Castellucci a processo con altri 58 imputati, Aspi patteggia per 30 milioni

Per il crollo del Ponte Morandi andranno a processo Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, e tutti gli altri 58 imputati nel procedimento. Il rinvio a giudizio è stato stabilito dal giudice per l’udienza preliminare, Paola Faggioni. Fissata anche la prima udienza del processo, che si terrà il prossimo 7 luglio.

Aspi ottiene il patteggiamento

Il Gup ha deciso anche di accettare la richiesta di patteggiamento di Autostrade per l’Italia e della sua società controllata Spea (che si occupava delle manutenzioni). Le due società pagheranno circa 30 milioni di euro per evitare processo. La procura aveva dato parere favorevole al patteggiamento.

I resti del Ponte Morandi rimangono sotto sequestro

Infine, il giudice per l’udienza preliminare ha deciso di mantenere sotto sequestro i resti del ponte Morandi, ma anche di permetterne lo spostamento. In questo modo, il Comune potrà completare il Parco della Memoria.

Il Ponte Morandi crollò il 14 agosto del 2018, causando la morte di 43 persone.

Il Comitato per il ricordo delle vittime

“Siamo molto soddisfatti, per mandare a processo tutti e 59 gli imputati vuol dire che la Procura ha lavorato bene – ha detto Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo vittime ponte Morandi – Oggi è arrivata la conferma di quello che noi sosteniamo da tutto questo tempo. Per questo ovviamente siamo molto soddisfatti”.

Gli avvocati di Castellucci

“Non avevamo dubbi su questo esito che purtroppo ci appariva scontato – affermano gli avvocati di Castellucci, Giovanni Paolo Accinni e Guido Carli Alleva – Riteniamo che nonostante il lungo sforzo motivazionale del giudice in realtà le questioni che erano alla base delle nostre ragioni siano rimaste inalterate; quindi, i problemi procedurali che si sono manifestati restano e saranno oggetto di altre discussioni”.

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