Ponte Morandi addio: il video della demolizione

Le pile simbolo del ponte Morandi non ci sono più. Alle 9.37 di questa mattina, 28 giugno, un’implosione controllata le ha fatte collassare a terra.Dinamite e plastico erano stati collocati su piloni e stralli delle pile 10 e 11 dell’ex viadotto allo scopo di abbattere le pile che negli ultimi 40 anni sono state il tratto distintivo dei ponti costruiti da Morandi.

L’impolosione ha causato una grande nuvola bianca che ha avvolto tutto. Diradata la polvere, la parte più “celebre” del Polcevera non c’era più. I piloni demoliti oggi sono quelli più vicini alle case, sul versante est del torrente. In piedi restano i tre piloni del versante ovest. 

Presenti nel capoluogo ligure, accanto al sindaco, Marco Bucci, il governatore Giovanni Toti e i ministri dell’Interno Matteo Salvini, dello sviluppo economico Luigi Di Maio e della Difesa Elisabetta Trenta.

A poco più di 11 mesi dalla tragedia del 14 agosto 2018, costata la vita a 43 persone, Genova si prepara dunque alla ricostruzione. 

“E’ andato tutto secondo programma. Ritardo dovuto alla segnalazione di una persona in un appartamento. Alle 9,37 il ponte e venuto giù”, ha detto il sindaco e commissario Marco Bucci ringraziando “tutti quelli che hanno lavorato. Un grande lavoro che va riconosciuto”.

Il primo cittadino ha annunciato un primo check alle 17 e un secondo alle 21: “Sulla base del secondo prenderemo decisioni sul rientro degli sfollati”. 

“Il Ponte Morandi da oggi è un ricordo – ha affermato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – con l’implosione il cantiere entra nel suo vivo, da domani si vedrà la trave sul primo pilastro del nuovo ponte di cui stiamo gettando le fondamenta. Credo che sia veramente una straordinaria giornata per Genova, ma anche una straordinaria giornata per la Liguria, una straordinaria giornata per l’Italia”. “Sono totalmente fiducioso” sulla ricostruzione, ha detto il vicepremier Matteo Salvini dopo la demolizione delle pile.