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Ponte Genova, Governo: Autostrade ha 30 giorni per pagare ricostruzione

Nella bozza di decreto Genova, l’Esecutivo stabilisce che il commissario straordinario deciderà come e a chi affidare la progettazione e la ricostruzione – Conte: “Autostrade è fuori”. Ma la società presenta un progetto per realizzare un nuovo ponte in 12 mesi – Titolo Atlantia sugli scudi

Ponte Genova, Governo: Autostrade ha 30 giorni per pagare ricostruzione

Autostrade per l’Italia dovrà pagare la ricostruzione del Ponte di Genova entro 30 giorni dalla richiesta del commissario di Governo, che sta per arrivare. Se non lo farà, per non perdere tempo lo Stato potrà farsi anticipare i soldi da una Banca (probabilmente Cassa Depositi e Prestiti), salvo poi rivalersi su Autostrade per via giudiziaria. È quanto emerge dall’ultima bozza del decreto legge Genova, successiva all’incontro Toti-Governo del 18 settembre.

Il Commissario straordinario dovrà essere nominato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, entro 10 giorni dalla pubblicazione del decreto legge in Gazzetta, e avrà pieni poteri in deroga a ogni legge, fatto salvo solo il rispetto di principi europei non derogabili. Sarà il commissario, dunque, a decidere come e a chi affidare la progettazione e la ricostruzione del ponte di Genova.

Conte, dal vertice europeo di Salisburgo, ha detto che “Autostrade è fuori da questo contesto” e “che non è assolutamente contemplato che partecipi al consorzio di ricostruzione del ponte di Genova”.

Nel decreto però non c’è alcun veto su Autostrade (ammesso che sia possibile). La società concessionaria ha presentato al Governatore della Liguria, Giovanni Toti, e al sindaco di Genova, Marco Bucci, un piano dettagliato per demolire i resti del ponte Morandi e e ricostruire un ponte in acciaio in 12 mesi, con cantieri aperti 7 giorni su 7, 22 ore su 24: “Abbiamo approfondito le varie opzioni di demolizione e ricostruzione — ha detto l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci — e riteniamo che siano in linea con le aspettative degli enti locali in termini di qualità, visto che si ispirano al progetto Piano, e in termini di realizzazione, come aveva auspicato il sindaco”.

In ogni caso, il decreto stabilisce che sarà il Commissario straordinario ad avere pieni poteri “per la demolizione, per la rimozione e lo smaltimento delle relative macerie, nonché per la progettazione, l’affidamento e la ricostruzione dell’infrastruttura e il ripristino del connesso sistema viario di collegamento”. Avrà alle sue dipendenze 20 lavoratori e potrà nominare due sub-commissari.

Gli enti locali, invece, potranno assumere fino a 500 persone in due anni per far fronte all’emergenza.

La bozza del decreto, inoltre, prevede aiuti per il trasporto pubblico locale. Alla Regione andranno 22 milioni e 500 mila euro per migliorare il servizio regionale e locale per il 2019, 20 milioni per rinnovare il parco mezzi e 500 mila euro per gli anni 2018-19 per garantire l’integrazione tariffaria tra le diverse modalità di trasporto nella città metropolitana. Per gli autotrasportatori è costituito al ministero un fondo da 5 mln per tre anni ciascuno dal 2018 al 2020.

Prevista anche una zona logistica semplificata per il porto e una zona franca urbana per le aziende colpite. Autostrade, che dovrà pagare l’intero conto, ha fissato al 15 novembre la data per i rogiti e gli indennizzi che riguardano gli sfollati che avranno la casa demolita.

Le novità incidono anche sulla prestazione del titolo Atlantia in Borsa. A un’ora dall’inizio delle contrattazioni le azioni guadagnano il 2,65% a 18,955 euro.

Leggi il commento di Ernesto Auci: “Il Governo pasticcia e la città aspetterà a lungo“.

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