Condividi

PNRR: Open Fiber in campo per la trasformazione della città in smart city. Le opportunità del piano nazionale

Il Pnrr offre grandi opportunità per trasformare la città di oggi in smart city. Università, Fondazione ingegneri Padova, AD Consulting e Open Fiber ne hanno discusso in un convegno


PNRR: Open Fiber in campo per la trasformazione  della città in smart city. Le opportunità del piano nazionale

Il Pnrr offre enormi opportunità per portare innovazione, tecnologia, sostenibilità e sperimentazioni in grado di sviluppare la città di oggi in smart city, una città intelligente in grado di offrire servizi al passo con il futuro. Il tema interessa i cittadini, intesi come coloro che abitano la città, i turisti, le persone che ci vengono a lavorare, gli amministratori e naturalmente i tecnici che dovranno realizzarla. 

Sono tanti i temi aperti e se ne è discusso martedì sera, nell’ambito del format “Pillole di Smart City”, organizzato dalla Fondazione Ingegneri Padova e dall’Università degli Studi di Padova. L’iniziativa rientra nel progetto terza missione del Dipartimento Icea per le attività del settore scientifico e disciplinare ICAR/20 coordinate dal prof. Michelangelo Savino.

Pnrr: così la città diventa smart city

“Questo ciclo di incontri – ha precisato Alessandro Bove, Ricercatore Universitario e Presidente Fondazione Ingegneri Padova – nasce dalla volontà di parlare di futuro, dopo il periodo di crisi dovuto alla pandemia. Bisogna ripartire dalla tecnologia, ripensare i paradigmi della nostra società per costruire una nuova strategia dei processi produttivi in cui l’uomo torni al centro delle relazioni. Ogni appuntamento vuole essere una “pillola” che ci mostra degli esempi pratici di smart city; in particolare nell’incontro di martedì si è voluto ragionare su innovazione in rapporto al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) attraverso le esperienze di due realtà aziendali che stanno realizzando progettualità innovative per rilanciare il territorio”. 

Smart city: la fibra di Open Fiber per trasformare la città

Le due aziende a cui si riferisce Bove sono Ad Consulting e Open Fiber, presenti al convegno degli ingegneri di Padova. Christian Maiolo, Executive Board di AD Consulting, società che offre consulenza, soluzioni e servizi per accompagnare le aziende nei loro processi di innovazione e trasformazione digitale ha spiegato che “il Pnrr si presenta come una grande opportunità perché non è un finanziamento di oggetti ma di progettualità. È l’esperienza che sta alla base dei bandi Pnrr, non si tratta di mera dotazione tecnologia ma di strategie progettuali che ci spiegano come realizzare l’innovazione e la sostenibilità grazie ad una sinergia che deve attuarsi tra università, Pubblica Amministrazione e aziende”.

Open Fiber è certamente un vettore di innovazione tecnologica e digitalizzazione attraverso il piano, in corso di esecuzione, per la realizzazione di una rete nazionale ultraveloce in fibra ottica, rete Ftth (Fiber To The Home, fibra fino a casa). Francesco Canzian, Affari Istituzionali Open Fiber ha sottolineato che “per lo sviluppo delle Smart City è fondamentale un’infrastruttura in fibra ottica che abbia elevate performance e bassa latenza per consentire lo scambio di un’enorme mole di dati in real time in modo da creare un ecosistema digitale interconnesso con rete mobile, videocamere di ultima generazione e infrastrutture ICT. La rete ultrabroadband è quindi indispensabile per servizi come il monitoraggio del traffico, delle infrastrutture, degli edifici pubblici e privati, per la gestione del territorio e dell’ambiente. Con oltre 14,5 milioni di unità immobiliari già connesse in Italia alla sua nuova rete a banda ultralarga, Open Fiber è il principale operatore italiano FTTH e tra i primi in Europa. L’azienda punta a coprire circa 25 milioni di unità immobiliari, pari al 94% dei comuni italiani”.

Un confronto costruttivo ricco di spunti da cui emerge che c’è ancora tanto lavoro da fare con qualche criticità soprattutto legate alla grande difficoltà di reperire professionalità specializzate a vari livelli, dall’intelligenza artificiale alla computer vision.

Commenta