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Pmi e caro bollette: ecco come entra in gioco l’Utility Manager contro la bufera energetica

L’associazione nel settore dell’utility management (Assium) intende ridare credibilità al mercato delle commodities attraverso un esperto in grado di mettere al centro le esigenze dei clienti e non la semplice chiusura del contratto

Pmi e caro bollette: ecco come entra in gioco l’Utility Manager contro la bufera energetica

Gli aumenti senza tregua in bolletta sono una priorità immediata, non solo del Governo che sta valutando nuovi interventi “di ampia portata” per alleggerire i costi di imprese e famiglie, ma anche dell’Utility Manager il cui lavoro è mettere al centro il consumatore e la sua necessità di scegliere un contratto adatto alle proprie esigenze e di adeguarlo nel tempo in base alle innovazioni tecnologiche, come la fibra ottica e le case intelligenti.

Il mercato dell’energia, come quello della telefonia, è stato investito da diversi anni nel nostro paese da una vera e propria trasformazione: spesso gli operatori propongono contratti non adeguati alle esigenze dei clienti che difficilmente hanno le competenze per scandagliare le varie opzioni presenti sul mercato e scegliere con consapevolezza. Dinamiche che hanno provocato una scarsissima fiducia dei consumatori in questi settori, compromessa da poca chiarezza e pratiche commerciali molto aggressive.

Su queste basi entra in gioco la figura dell’Utility Manager, un esperto delle utilities (Luce e Gas, Telecomunicazioni, Telefonia e Connessione) attento alle tematiche ambientali, in grado di gestire la relazione tra i provider fornitori di energia, internet e telefono mettendo al primo posto bisogni e interessi del cittadino e delle aziende invece della chiusura del contratto stesso.

In Italia, il manager delle utenze nasce tre anni fa da un’idea di FBC Italia ritenendo necessario disciplinare questi settori con una figura certificata di riferimento, così come accade per il mercato immobiliare e finanziario. L’UNI, l’ente di normazione italiano, ha approvato e pubblicato la norma UNI 11782 nel 2020 che disciplina tale professione con corsi di formazione ed esami di certificazione volontaria.

Insieme alla nascita di questa nuova figura, è stata creata l’Associazione Italiana Utility Manager (Assium): l’ente che permette a chi intende occuparsi di contratti di fornitura sul mercato italiano di ottenere la certificazione e ai clienti di consultare la lista di tutti gli Utility Manager certificati sul territorio italiano, suddivisi per regione, e di scegliere il professionista più adatto alle proprie esigenze.

L’associazione promuove un comportamento sano e leale sul mercato, alimentando un dialogo costante, basato sulla fiducia fra gli attori economici e sociali, guidati da 4 principi: etica, professionalità, formazione e conoscenza. L’Utility Manager è in grado di assistere il consumatore nella gestione amministrativa e operativa delle sue commodities. Non deve perciò essere solo un esperto del settore, ma anche avere capacità manageriali per poter supportare le aziende nel raggiungimento degli obiettivi prefissati e vigilare sul proprio operato, garantendo il rispetto del Codice etico e di condotta.

Le aziende possono sostenere Assium in due modi: diventando Soci Premium ( un pacchetto pensato per divulgare il proprio brand e costruire un network virtuoso di relazioni) oppure attivando la Certificazione di azienda di Qualità (audit che rilascia un’attestazione di qualità basato su un protocollo di verifica estremamente dettagliato in aggiunta al pacchetto premium).

Dal canto suo, Assium sostiene le imprese facendo divulgazione e ricerca, sostenendo la formazione e attivando nuovi servizi come la sezione Ricerca Lavoro, lo Sportello del Consumatore, l’Rc professionale. Inoltre, mette a disposizione degli utenti uno sportello per la raccolta di segnalazioni e delle valutazioni dell’operato dei manager delle utenze: questo per garantire il rispetto delle regole.

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