Dopo un avvio contrastato le Borse europee hanno preso la via del rialzo. Il cambio di passo ha coinciso con la nota dei creditori della Grecia che non esclude un possibile prolungamento di altri 5 mesi dell’accordo di salvataggio, con l’erogazione di 16,3 miliardi al Paese necessari per sostenere gli impegni di Atene.
Buona reazione dei mercati, soprattutto di Italia e Spagna, che azzerano le perdite. Il FtseMib oscilla attorno alla parità, poco sotto Francoforte (-0,05%). Sale Madrid dello 0,3%, Parigi +0,49%.
Immutate le scadenze di fine settimana: l’Eurogruppo si riunirà ancora domani per trovare un accordo sull’estensione dei finanziamenti alla Grecia. Il prossimo 30 giugno Atene dovrà rimborsare in una unica tranche 1,6 miliardi di euro al Fmi.
Lo spread decennale Grecia/Germania è fissato sui livelli di ieri a 963, rendimento 10,50%. Venerdì scorso oscillava intorno al 12,5%. Lo spread Italia/Germania è invariato a 123, rendimento 2,1%. Il Tesoro ha piazzato stamattina tutti i CTZ previsti, 1,75 miliardi, a un rendimento dello 0,204%. A maggio si era registrato il minimo storico a 0,062%.
A Piazza Affari, in vetta al paniere delle blue chips c’è UnipolSai (+2,4%). Generali arretra dello 0,3%. Tra le banche invariata Unicredit, Intesa +0,1%, Banco Popolare -0,9%, MontePaschi -0,7%. In rialzo del 2,3% Banca Carige: l’aumento di capitale da 850 milioni di euro si è concluso con un’adesione quasi completa.
Il titolo peggiore è Saipem (-1,6). Eni -0,4%. Si porta sopra la parità Enel (+0,4%). Enel Green Power -0,8%. Recuperano Telecom Italia, che si porta sulla parità, e Mediaset (-0,3%). Positiva Fiat Chrysler (+1,2%), CNH Industrial -1,3%.
Nel lusso, Yoox perde l’1%, Ferragamo sulla parità. Esordio scintillante, infine, della società biomedicale Bomi all’Aim: titolo sospeso a +16% torico, riammesso ad un prezzo di aperura a 3,18 euro (contro 2,75 euro dell’Ipo).