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Pirelli, Fiat, Stm: industria ok in Borsa. Riflettori accesi sugli indici americani

Nel giorno del grido d’allarme di Confindustria sulla nostra manifattura, tre grandi gruppi industriali (Pirelli, Fiat e Stm) sono star alla Borsa di Milano – Il gruppo di Tronchetti guadagna dopo l’accordo raggiunto con i Malacalza, ma intanto crolla Camfin – In evidenza anche ke utilities e Indesit – Oggi attesa per i dati Usa sull’occupazione privata

Pirelli, Fiat, Stm: industria ok in Borsa. Riflettori accesi sugli indici americani

PIRELLI, FIAT, STM: INDUSTRIA OK IN BORSA
RIFLETTORI ACCESI SUGLI INDICI AMERICANI

Reggono le Borse del Sud Europa, arretrano Londra -0,97%, Parigi -0,43% e Francoforte -0,45% in attesa del dato più importante della giornata: l’indice Adp sull’andamento dell’occupazione nel settore privato Usa nel mese di maggio (attese 165mila nuove assunzioni) che sarà annunciato prima dell’apertura di Wall Street.

A Piazza Affari l’indice FtseMib guadagna lo 0,27% a quota 17081, bene Madrid con l’Ibex35 che sale dello 0,13%, la Borsa di Atene sale dello 0,5%.

Sul mercato dei titoli di Stato, il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 4,08%, lo spread è in leggero calo a 253 punti base.

Grande animazione a Milano sui titoli industriali.

Scende Camfin –7,42% dopo il divorio tra i Malacalza e Tronchetti Provera. Quest’ultimo con i nuovi alleati Clessidra, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Acutis e Rovati ha già rilevato il 61% della holding. In una nota, la newco Lauro Sessantuno annuncia di aver raggiunto l’accordo per rilevare il 60,99% di Camfin e di essere pronta – a seguito delle operazioni preliminari – a lanciare un’offerta pubblica d’acquisto a 0,80 euro per azione. I Malacalza cederanno alla Newco le azioni direttamente detenute in Camfin. Il titolo della holding, dopo una breve sospensione torna in contrattazione a 0,7930 euro attestandosi poco sotto il livello d’Opa. L’attenzione dei mercati si sposta su Pirelli +1,74%. Malacalza , dopo l’accordo, rileverà il 7% circa del capitale della Bicocca da Allianze Fonsai, entrambi legati al patto di sindacato che si avvia allo scioglimento anticipato.

Fiat inverte rotta dopo un’apertura in calo e guadagna l’1,13%. Stanotte la controllata Chrysler ha affermato che non ha intenzione di richiamare per modifiche 2,7 milioni di automobili a marchio Jeep vendute tra il 1993 ed il 2007: secondo le risultanze di un’inchiesta svolta dalla National Highway Traffic Safety Administration, due modelli di Jeep, il Grand Cherokee e il Liberty, hanno degli standard di sicurezza inadeguati. L’organo di controllo ha mandato una lettera a Chrysler chiedendo di richiamare i veicoli e di apportare alcune modifiche all’impianto di alimentazione.Chrysler ha risposto che i veicoli sono sicuri e che le statistiche sugli incidenti che hanno portato ad un incendio, per questi due modelli, sono in linea con la media del parco circolante.

Fiat Industrial + 1,07%. in una nota la società ha reso noto che sara’ quotata oltre che a Wall Street anche a Milano. Il 9 luglio e’ stata convocata l’assemblea straordinaria degli azionisti per l’approvazione della fusione transfrontaliera di Fiat Industrial nella societa’ di diritto olandese Fi Cbm Holdings. L’assemblea di Cnh e’ stata invece convocata per il 23 luglio.

Continua la scalata di StM +0,8%. Finmeccanica +0,25%, Ansaldo StS +2,1%.

Indesit sale del 2%. Ieri la società ha presentato il piano di riorganizzazione aziendale premiato da Kepler-Cheuvreux con la promozione a “buy” da “hold”. Il piano coinvolgerà oltre 1.400 dipendenti, tra cui 150 impiegati e 1.250 operai, su un totale di 4.300 occupati in Italia. E’ previsto lo spostamento di alcune produzioni dall’Italia verso gli stabilimenti in Polonia e Turchia.

Bene anche le utility. In evidenza A2A +1,68%: il direttore generale Renato Ravanelli, conferma che il primo di luglio partirà il nuovo polo ambientale della utility lombarda. Enel + 0,63%, malgrado Berenberg abbia deciso di tagliare il target price a 3 euro dal precedente 3,3 euro, mantenendo la raccomandazione “hold”. E di tagliare a “hold” da “buy” il rating di Endesa, la controllata spagnola del gruppo.

Contrastato l’andamento dei finanziari. In grande evidenza MontePaschi +2,9% , sale Unicredit +0,76%. In direzione opposta si muovono Intesa-0,55% e B. Pop. Milano -1,98% che anche quest’anno non pagherà la cedola ai titoli perpetui. Tra gli assicurativi, infine, Generali +0,21%, Fondiaria+0,25%,Unipol+1,7%.

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