Riflettori accesi su Pirelli dopo le indiscrezioni di Repubblica sull’interesse da parte di Goldman Sachs. Sarebbero partiti già prima di Natale i contatti con Marco Tronchetti Provera, con cui Goldman Sachs vanta un rapporto di lunga data (si ricorda l’operazione nel 2005 che ha portato alla nascita di Prysmian dalla divisioni cavi del gruppo).
Il 26,2% di Pirelli è in mano a Lauro 61 il veicolo che fa capo a Marco Tronchetti Provera tramite la Mtp per il 37%, al fondo Clessidra guidato da Claudio Sposito (25%), a Intesa Sanpaolo (19%) e Unicredit (19%). I patti parasociali del veicolo stabiliscono che entro il 2017 Pirelli venga venduta a un nuovo investitore a un prezzo pari almeno al doppio dell’investimento fatto. Una prospettiva che ha aumentato la contendibilità di Pirelli. In mattinata, tra l’altro, Pirelli ha smentito le voci di un ingresso di un socio cinese. Allo stesso tempo, in una intervista di ieri al Frankfurter Allgemeine Zeitung, Tronchetti Provera ha ribadito di essere intenzionato nel 2017 a lasciare il suo incarico di presidente e ad del gruppo, vendendo anche la sua partecipazione nel gruppo di pneumatici. Gli analisti di Intermonte hanno confermato la raccomandazione outperform con target a 13,5 euro. “L’interesse vero o presunto di vari soggetti – rilevano gli analisti – a nostro avviso è legato al fatto che su Pirelli c’è un significativo valore inespresso”. Il titolo Pirelli non si scalda per ora e cede lo 0,59% a11,75 euro.