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Pil, Istat: la crescita del 2021 viaggia oltre il 6%

La stima preliminare sul terzo trimestre parla di un +3,8% su anno – Delude il dato della Germania – Bene, invece, la Francia

Pil, Istat: la crescita del 2021 viaggia oltre il 6%

Nel terzo trimestre il Pil è cresciuto del 2,6% rispetto al trimestre precedente e del 3,8% su base annua. Lo stima l’Istat, precisando che la variazione acquisita per il 2021 è pari a +6,1%. Il Pil è espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015 ed è corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato.

“Dopo un secondo trimestre del 2021 in forte recupero – commenta l’Istituto di statistica –  nel terzo trimestre dell’anno l’economia italiana ha registrato una crescita ancora molto sostenuta. Il risultato ha beneficiato, per il secondo trimestre consecutivo, di un forte recupero del settore dei servizi di mercato, il più penalizzato dalla crisi, e di una crescita dell’industria. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi”.

L’incremento tendenziale del Pil, aggiunge l’Istat, “è anch’esso marcato nel terzo trimestre dell’anno e segue il recupero eccezionalmente ampio del secondo trimestre, derivato dal confronto con il punto di minimo del secondo trimestre del 2020. Come di consueto, la stima preliminare – avvertono dall’Istituto di statistica – ha natura provvisoria, in quanto basata su indicatori in parte non completi e suscettibili dvi revisione nei trimestri successivi, e prevalentemente su una valutazione delle componenti di offerta del Pil. Il terzo trimestre ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al terzo trimestre del 2020. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta”.

Sempre nel terzo trimestre, in Germania il Pil è aumentato dell’1,8%, deludendole stime degli analisti, che prevedevano un +2,2%. Allo stesso tempo però il dato nel secondo trimestre è stato rivisto al rialzo da +1,6% a +1,9%. Positivo invece il dato francese, con il Pil salito del 3% nel terzo quarto dell’anno, oltre il 2,1% previsto dal mercato, con una previsione di crescita per l’intero 2021 de 6,25%.

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