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Piazza Affari vola: è regina d’Europa. Le banche superstar

In una giornata di festa, la Borsa di Milano lavora e non tradisce le attese: chiude in rialzo del 2,9%, favorita anche da Wall Street – Rialzi record per Bpm (+9,3%) e Unicredit (+6,7%) – Finmeccanica guadagna il 7,4% sull’ipotesi che il dossier del dopo Orsi finisca a breve sul tavolo di Monti – Fiat Industrial su del 6,9%: confermati gli obiettivi 2012

Piazza Affari vola: è regina d’Europa. Le banche superstar

A tirare troppo, la corda si spezza. E così oggi al Germania ha fatto flop nell’asta dei bund trentennali: è riuscita a collocare titoli scadenza luglio 2044 solo per 2,405 miliardi di euro contro i 3 miliardi di importo massimo prefissato, con il rendimento medio offerto al minimo storico del 2,41% e una domanda ferma a 2,75 miliardi. Già perché mentre i Paesi periferici rincorrevano lo spread sul bund che si allargava mettendo in campo misure di austerity lacrime e sangue, la Germania pagava sempre meno per piazzare il proprio debito.

Ma ora urge la crescita per tutta l’Europa (oggi la Germania ha annunciato un’accelerazione del pil per nel 2013). E ora forse l’ha capito anche la Merkel che ha dato il proprio plauso a Mario Draghi intervenuto in audizione al Parlamento europeo. “Sul lato delle politiche di bilancio i Paesi dell’Eurozona hanno fatto progressi, servono ora misure “strutturali” per rilanciare la crescita”, ha detto Draghi che nel suo intervento ha parlato anche di un miglioramento della situazione sui mercati finanziari e ha invitato le banche a usare la liquidità per finanziare l’economia.

Le parole di Draghi e le trimestrali a stelle e strisce superiori alle attese spingono i listini in attesa delle decisioni della Fed questa sera. Le Borse europee chiudono a ridosso dei massimi di seduta: Milano sale del 2,91%, Parigi del 2,02%, Francoforte dell’1,73% e Londra dello 0,16%. Brilla anche Madrid +1,7% Il cambio euro dollaro sale a 1,3208.

La spinta all’Europa è arrivata anche dal buon andamento di Wall Street nonostante il dato sugli ordini dei beni durevoli, che hanno archiviato a marzo il peggiore calo da 3 anni a -4,2%, peggio delle stime degli analisti. Alla chiusura dei mercati europei il Dow Jones saliva dello 0,56% e il Nasdaq del 2,31%. Boom per Apple che vola dopo la presentazione dei conti trimestrali. Risultati superiori alle attese anche per Boeing e Caterpillar.

A Piazza Affari il FtMib è spinto al rialzo dalle banche con Bpm miglior titolo a +9,31% e Ubi Banca a + 8,31% Unicredit +6,75% e Intesa + 3,77%. Vola Finmeccanica (+7,43%) sull’ipotesi che il dossier del dopo Orsi, travolto dall’inchiesta per corruzione internazionale e riciclaggio, finisca a breve sul tavolo di Monti. Tra i papabili per la successione Bernabè e Pansa. Bene anche Fiat Industrial (+6,95%) che nel giorno della trimestrale ha confermato gli obiettivi 2012. Tra i migliori del Ftse Mib anche Mediaset (7,15%) mentre unica in territorio negativo sul paniere principale è Prysmian (-1,16%) che paga i dati deludenti della concorrente Nexans.

Lo spread Btp-bund dopo aver oscillato sopra i 390 punti si riporta nel pomeriggio attorno a quota 389. Nel frattempo il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert ha dato comunicazione di un incontro avvenuto in settimana fra l’entourage della cancelliera Angela Merkel e quello di Mario Monti per promuovere iniziative concrete per la crescita nel prossimo Consiglio europeo di giugno. Mentre si fa più probabile il confronto con il favorito alle presidenziali francese Francois Hollande, Berlino cerca così un asse con Roma. Intanto Hollande, che vuole rinegoziare il Fiscal compact Ue per includervi delle clausole in favore della crescita, parte alla carica con un piano in quattro punti: eurobond non per socializzare il debito ma per finanziare progetti di investimento e industriali, liberare più risorse finanziarie per investimenti attraverso la Banca europea degli investimenti, di una tassa sulle transazioni internazionali per contribuire al finanziamento di progetti di sviluppo, e il quarto il dispiegamento di fondi strutturali per progetti diversi. Che, in caso di vittoria al ballottaggio del 6 maggio, verranno messi nero su bianco in una lettera destinata ai leader europei. “Non voglio creare conflitti”con il cancelliere tedesco Angela Merkel. Ma neanche “nascondere le differenze nelle nostre posizioni”, ha detto Hollande auspicando discussioni amichevoli e non la rottura.

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