Condividi

Piazza Affari incerta, già finito effetto Obama

La conferma del Presidente Usa rassicura le Borse europee ma Milano si sgonfia presto: oscilla incerta attorno alla parità – Lo spread Btp-bund è in leggera salita mentre l’euro è in calo sul dollaro – L’attenzione dei mercati ritorna sulla crisi dell’Eurozona: oggi si votano in Grecia le misure di austerità mentre deludono i dati macro di Germania e Spagna.

Piazza Affari incerta, già finito effetto Obama

La vittoria di Obama rassicura le Borse europee che si trovano tutte sopra la parità. Ma Milano si sgonfia presto e a fine mattinata Piazza Affari oscilla incerta attorno alla parità e finisce in calo dello 0,17%. Rallentano anche le altre piazze europee: Parigi +0,55%, Londra +0,32%, Francoforte + 0,40%.

Lo spread Btp-bund è in leggera salita a 347 punti mentre l’euro è in calo a 1,2812 dollari. Il dollaro subito dopo la conferma della rielezione di Obama aveva invece reagito con un calo a 1,286 sull’attesa del proseguimento delle politiche espansive di Bernanke. Attese che hanno spinto anche l’oro al rialzo a 1,724 (+0,55%).

L’attenzione dei mercati è ora per la crisi dell’Eurozona. Da un lato oggi è il giorno della votazione in Grecia sul pacchetto misure di austerità richieste dalla troika (Fmi, Ue e Bce) per sbloccare gli aiuti e sui dati, dall’altro deludono i dati macroeconomici in arriva da Germania e Spagna.

In Germania la produzione industriale è scesa dell’1,8% più delle attese e i 5 saggi, gli economisti di alto profilo che consigliano il governo, prevedono per il prossimo anno un aumento del Pil di solo lo 0,8%, come nel 2012, a causa delle ripercussioni della crisi del debito della zona euro. È la prima previsione dei 5 saggi sul 2013 ed è in assoluto la più pessimistica tra quelle fatte finora da enti o istituzioni.

In Spagna la produzione industriale è in calo per il tredicesimo mese consecutivo in Spagna ed è diminuita del 7% rispetto a un anno prima, dopo il -2,5% rivisto di agosto. È la maggiore contrazione da aprile e di un calo doppio rispetto alle previsioni di un -3,5% attese dagli analisti.

Intanto ad Atene il dibattito in corso al Parlamento sul pacchetto delle misure di austerità richieste dalla troika (Fmi, Ue e Bce) è stato interrotto su richiesta di Syriza, il partito di sinistra radicale (all’opposizione) e di quello dei Greci Indipendenti (di destra) che sostengopno l’incostituzionalità del disegno di legge. Il parlamento dovrà procedere a una votazione nominale sulla questione dell’incostituzionalità o meno del pacchetto prima di riprendere il dibattito. Prima dell’interruzione il voto sul pacchetto era atteso per questa sera alle otto. Ieri il commissario UE agli Affari Economici, Olli Rehn, si è detto fiducioso che la Grecia farà quanto serve, aprendo anche all’ipotesi di un piano di riacquisto (buy back) del debito ellenico valorizzato oggi meno di un terzo del valore nominale.

Nel pomeriggio l’attenzione è rivolta al dato Usa sulle richieste dei nuovi mutui mentre domani a Pechino si apre un’altra giornata storica con il congresso del Partito comunista cinese che dovrà investire la squadra di comando del Drago per i prossimi dieci anni.

A Piazza Affari i rialzi sono guidati sul Ftse Mib da Enel Green Power +2,33%, Autogrill +1,26%Bmps +1%, Ansaldo Sts +0,93%. I ribassi maggiori sono di Fiat -2,34% dopo che Deutsche Bank ha tagliato il giudizio a sell, Stm -1,40%, Atlantia -1,30% sui timori per un maxi esborso per l’acquisto della Serravalle. Balzo di D’Amico del 6,7%% dopo l’ok del cda all’aumento di capitale da 65,1 milioni di euro

Commenta