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Piazza Affari: è ancora rally. E lo spread scende sotto i 250 punti base

I listini europei chiudono in forte rialzo sostenuti dalle aperture dei repubblicani sul debito Usa – Milano ha terminato con un +1,54%, ai massimi dal luglio 2011 – In pole position Mediaset (+5%), che dall’inizio dell’anno ha raddoppiato il valore – Bene anche Fonsai (+3,15%) – Lo spread scivola sotto i 250 pb: favorisce le banche ma Mps ripiega (-1,47%)

Piazza Affari: è ancora rally. E lo spread scende sotto i 250 punti base

Milano corre ancora. Favorito da un ritrovato appeal verso gli investitori esteri il FtseMib chiude in rialzo dell’1,54% a 18.836 punti sui massimi da luglio. Gli acquisti sono stati aiutati anche dal clima positivo sui titoli di Sato dopo le buone aste di ieri e oggi e dallo spread Btp-Bund che ha riagganciato quello dei Bonos spagnoli scendendo sotto i 250 punti. Ma anche l’Europa chiude in rialzo: Londra +1,46%, Parigi +2,21%, Francoforte +1,99%, Madrid +2,4%.

E Wall Street conferma il sentiment positivo: una scossa agli umori è infatti arrivata anche dal possibile sblocco dell’impasse sul tetto del debito. Dopo la proposta repubblicana su un aumento del tetto per sei settimane, il Dow Jones è salito brevemente sopra la soglia dei 15.000 punti. Alla chiusura dell’Europa guadagnava l’1,32% a 14.997 mentre il Nasdaq saliva dell’1,57%. A Wall Street Twitter potrebbe approdare il 15 novembre: la data dell’Ipo con la quale la società si quoterà in Borsa non è ancora stata annunciata ufficialmente ma sarebbe emersa da una bozza del prospetto presentato alla Sec in modo indiretto. In pratica, si indica nel 15 febbraio la data in cui gli impiegati possono iniziare a vendere azioni, vendita che avviene non prima di 90 giorni dalla quotazione, quindi il 15 novembre. Prosegue intanto oltreoceano la stagione delle trimestrali.

Intanto i dati sulle richieste di sussidi alla disoccupazione sono salite di 66mila unità, a quota 374mila nel corso della settimana terminata il 5 di ottobre, si tratta del maggiore incremento da circa un anno e del livello più alto da marzo. Ha pesato lo shutdown: secondo i dati del dipartimento del Lavoro, 15mila delle nuove richieste sono state presentate da lavoratori non federali rimasti senza lavoro a causa dello shutdown delle attività pubbliche.

Il cambio euro/dollaro tratta a 1,3532 mentre il petrolio Wti sale dell’1,66% 103,3 dollari al barile mentre l’oro è sceso sotto i 1.300 dollari l’oncia.

A Piazza Affari corrono Mediaset +5,03%, Mediolanum +3,63%, Fonsai +3,15%, Mediobanca +3,02%. Piazzetta Cuccia beneficia dell’uscita di Unipol che ieri ha fatto un collocamento accelerato del 3,8%. La Banca ha oggi collocato sul mercato del debito covered bond a 10 anni garantiti da mutui immobiliari residenziali di alta qualità per 750 milioni di euro, il massimo possibile data la disponibilità di sottostante. Solida la domanda che ha raggiunto quota 1,7 miliardi con i titoli che sono stati infatti prezzati a 150 punti sopra il midwap. Carige balza del 12,02% dopo che Vittorio Malacalza ha manifestato l’interesse ad investire nell’istituto ligure mentre tornano, rilanciate dal Secolo XIX, le voci di un interesse di Unipol per un ingresso nel capitale. Unicredit +2,34%, Intesa +2,18%. Mps sul finale ha ceduto l’1,47%. Telecom +2,67% continua a essere protagonista di scambi vivaci. Ieri il titolo ha beneficiato delle scommesse di vendita di Tim, ipotesi peraltro smentita dalla società.

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