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Piano Generali: utile operativo oltre i 5 miliardi a regime

Il cash flow dovrebbe superare i 2 miliardi entro il 2015, anche grazie a riduzione dei costi pari a 600 milioni – Quanto alla strategia aziendale, Generali “si rifocalizzerà sul core business assicurativo”, puntando in particolare sul ramo “Danni” – Greco: “Più ritorno per gli aizonisti”.

Piano Generali: utile operativo oltre i 5 miliardi a regime

“Ristabilire una solida posizione patrimoniale” e “rifocalizzare l’attività su core business assicurativo”, dando maggior peso al ramo “Danni”. Questi gli obiettivi principali di Generali, che oggi a Londra presenta il nuovo piano strategico. Una volta a regime, la compagnia punta ad ottenere un Roe operativo al 13%, che equivale a un utile operativo superiore a 5 miliardi, contro gli oltre 4 miliardi attesi per il 2012. Il cash flow dovrebbe superare i 2 miliardi entro il 2015, anche grazie a riduzione dei costi pari a 600 milioni, mentre nello stesso periodo il target per l’indice di Solvency I è superiore al 160%. 

Il Leone intende “gestire il business con un capitale e una leva finanziaria adeguati ad un rating AA” grazie “al reinvestimento degli utili – fanno sapere dalla compagnia -, a selettive dismissioni di asset non-core e ad altre azioni di capital management”. Un approccio più disciplinato “genererà un maggior cash flow dalle attuali attività con un target di oltre 2 miliardi di euro entro il 2015”.

Quanto alla strategia aziendale, Generali “si rifocalizzerà sul core business assicurativo attraverso un’ottimizzazione della presenza geografica, sulla crescita nel Danni e su una maggiore profittabilità nel Vita”. Lo scopo è “migliorare il ritorno agli azionisti e massimizzare il valore del business”, anche grazie a maggiori investimenti per crescere sui mercati dell’Europa Centro Orientale e dell’Asia.  

In particolare, il ‘business mix’ si sposterà “verso un maggiore contributo” del ramo “Danni attraverso lo sviluppo del segmento Infortuni & Malattie”, in particolare nei mercati emergenti e del segmento commercial. Verrà inoltre “centralizzata l’attività riassicurativa per una migliore ottimizzazione della ritenzione di rischio a livello di gruppo e una migliore efficienza nella gestione del capitale”.

“L’obiettivo della strategia che presentiamo oggi è di trasformare Generali in un gruppo globale in grado di competere sui mercati internazionali – ha detto il Ceo di Generali, Mario Greco -, offrendo ai clienti i migliori prodotti e servizi. Avremo una più solida e stabile posizione patrimoniale e un più elevato ritorno per gli azionisti. Con il nuovo management team internazionale appena completato realizzeremo una rivoluzione basata su disciplina, semplicità e focus. Abbiamo una chiara strategia e 83.000 dipendenti nel mondo impegnati nel realizzarla in modo efficiente”.

Il gruppo prevede di aumentare entro il 2015 il peso del risultato operativo Danni a circa la metà del risultato operativo complessivo (rispetto a circa il 35% al 30 settembre 2012). Nel segmento Vita, la priorità sarà “privilegiare la profittabilità del business rispetto ai volumi, riducendo al contempo l’assorbimento di capitale”.

Quanto alla nuova squadra dei manager, le nomine sono state completate con l’ingresso di Nikhil Srinivasan, che sarà il nuovo Chief investments officer del gruppo, e di Carsten Schildknecht, che entrerà come Chief operating officer a partire dall’1 aprile 2013. Entrambe le nomine saranno sottoposte all’approvazione del cda.

Tutti gli altri lavoratori del gruppo possono stare tranquilli: “Abbiamo 83 mila dipendenti nel mondo e 13 mila in Italia e non stiamo pianificando alcuna significativa riduzione della base dei dipendenti in nessuna parte del mondo”, ha assicurato Greco.

A circa un’ora dall’avvio degli scambi il titolo di Generali lascia sul campo lo 0,3% a Piazza Affari. 

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