Condividi

Philip Morris e Coldiretti: accordo sulla filiera agricola del tabacco

Philip Morris e Coldiretti rinnovano l’accordo per l’acquisto del tabacco in foglia coltivato in Italia. Al centro dell’intesa l’obiettivo di costruire un futuro agricolo imperniato sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità ambientale

Philip Morris e Coldiretti: accordo sulla filiera agricola del tabacco

Philip Morris Italia e Coldiretti hanno rinnovato l’intesa per l’acquisto del tabacco in foglia coltivato in Italia. Al centro dell’accordo innovazione e sostenibilità.

In particolare l’accordo di collaborazione prevede l’impegno di Coldiretti a vigilare sul rispetto delle buone pratiche agricole da parte di tutti i coltivatori coinvolti dagli acquisti di Philip Morris International. Le Buone Pratiche Agricole (Good Agricoltural Practices o GAP), consentono una valutazione dei processi di coltivazione dei fornitori e l’identificazione di eventuali opportunità di miglioramento.

Si tratta di pratiche economicamente attuabili, sicure e orientate ad un raccolto di qualità che al contempo sostengono, tutelano e migliorano l’ambiente e rispettano i lavoratori. Il programma è stato sviluppato con il contributo di coltivatori, aziende del settore, agenzie governative e università. L’adozione delle linee guida GAP da parte dei coltivatori rappresenta un presupposto essenziale e imprescindibile per la collaborazione con Philip Morris International.

L’intesa si situa nel contesto dall’accordo siglato tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e Philip Morris Italia che prevede investimenti fino a un totale di 500 milioni di euro tra il 2019 e il 2023 da parte del gruppo Philip Morris sulla filiera tabacchicola italiana.

Programma di investimenti: innovazione e sostenibilità

Cuore dell’accordo è costruire un futuro agricolo incentrato sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità ambientale, il tutto con la creazione di valore aggiunto per il reddito dei coltivatori garantendo gli elevati livelli di occupazione del comparto, un aspetto fondamentale soprattutto in questo momento delicato. A seguire le azioni fondamentali alla base dell’intesa:

• Il risparmio energetico e la razionalizzazione dell’uso delle acque nelle fasi di coltivazione e di cura del tabacco;

• L’utilizzo di energie alternative/rinnovabili nell’alimentazione dei forni di cura del tabacco per ridurre l’emissione di anidride carbonica;

• Attività di miglioramento qualitativo del prodotto, garantendo la sostenibilità produttiva, ambientale e del lavoro;

• Introduzione e sviluppo di nuovi sistemi digitali e di Precision Farming per una trasformazione che mira a un’agricoltura 4.0;

• Lo sviluppo di sistemi di tracciabilità della produzione per garantire la sostenibilità del prodotto;

• Un percorso di trasformazione verso attività agronomiche alternative e complementari, considerando la necessità di adeguare l’offerta al mercato finale.

Un percorso virtuoso che va avanti e che segna un esempio positivo all’interno di un contesto globale segnato da particolari criticità e complessità. Philip Morris ha scelto da anni di investire totalmente sul territorio italiano, il tutto puntando sulla sostenibilità e l’innovazione: l’obiettivo è garantire ancora futuro e nuovi margini di sviluppo alla filiera. Fondamentale, dunque, il supporto strategico di Coldiretti.

“Un accordo più che mai importante, soprattutto in una fase delicata come quella che stiamo attraversando. Una buona notizia non solo per la nostra azienda, ma anche per le centinaia di piccole e medie imprese italiane rappresentate da Coldiretti e coinvolte direttamente, nell’ottica della filiera integrata – ha commentato Marco Hannappel, Amministratore Delegato di Philip Morris Italia  – Lavorare al fianco dei migliori coltivatori italiani è fondamentale anche rispetto al processo di trasformazione del nostro settore verso prodotti del tabacco senza fumo. La qualità e le buone pratiche agricole di cui siamo promotori insieme a Coldiretti stanno già facendo la differenza per mantenere alta la competitività della filiera italiana”.

“Un’intesa importante che va nella direzione della sostenibilità al centro delle strategie di rilancio del Paese, secondo un modello di accordi di filiera che puntano a valorizzare la distintività del Made in Italy coniugando innovazione, attenzione all’ambiente e salvaguardia dell’occupazione – ha sottolineato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini –. In questo modo si va a garantire stabilità e futuro al lavoro degli agricoltori impegnati in una coltivazione profondamente radicata in molti territori che in questi anni hanno saputo costruire un percorso di razionalizzazione e riorganizzazione nella qualità dei processi produttivi e l’accorciamento della filiera. Una filiera modello grazie alla quale Italia è oggi il primo produttore di tabacco dell’Unione Europea con oltre 1/4 della produzione complessiva, sviluppata su 16.000 ettari”.

La collaborazione tra Philip Morris Italia e Coldiretti è lunga quasi venti anni, dai primi anni 2000, Philip Morris International, in partnership con Coldiretti, sostiene il settore nello sviluppo di un sistema di gestione agricola che mette al centro i coltivatori. L’esempio italiano contribuisce a garantire prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e una migliore competitività a circa 1000 imprese tabacchicole Italiane attive in Campania, Umbria, Veneto e Toscana.

L’intesa con Coldiretti siglata oggi conferma l’impegno di lungo corso di Philip Morris International nei confronti dell’Italia: con oltre 30mila persone coinvolte in una filiera integrata e tutta made in italy, l’impegno del gruppo Philip Morris in Italia ha generato ingenti investimenti, sia in ambito agiricolo – circa 2 miliardi di euro a partire dal 2000 – sia manifatturiero, grazie a oltre un miliardo di euro investiti nel bolognese per la prima fabbrica al mondo per i prodotti del tabacco senza combustione.

Inoltre, a ulteriore completamento della filiera italiana, si sono aggiunti i recenti investimenti per la realizzazione del Philip Morris DISC, il nuovo centro dedicato ai servizi digitali per il consumatore con sede a Taranto; e per l’avvio dei lavori del Philip Morris Institute for Manufacturing Competences, il nuovo centro di Philip Morris per l’alta formazione delle competenze per l’industria 4.0 con sede a Bologna.

Commenta