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Petrolio off shore: un nuovo network per la sicurezza

Sarà presentato giovedì a Milano la nuova rete, realizzata dalla direzione sicurezza del ministero Sviluppo, che coinvolge Università, centri di ricerca e istituzioni per monitorare l’attività upstream in mare.

Petrolio off shore: un nuovo network per la sicurezza

Petrolio, più sicurezza a garanzie di lavoratori, Ambiente, cittadini sulle attività off shore in Italia. E’ questo lo scopo del nuovo network messo in campo dalla Direzione  generale per la sicurezza UNMIG (DGS UNMIG) del ministero dello Sviluppo . Si punta prima di tutto all’acquisizione di dati in tempo reale a fini di monitoraggio e controllo ma anche valorizzare e incrociare competenze e acquisizioni scientifiche, migliorando così il dialogo con gli enti (soprattutto Regioni e Comuni ma non solo) che devono poi prendere le decisioni sugli impianti.

L’insieme delle nuove misure adottate sarà presentato il 15 dicembre a Milano, presso l’Auditorium Guido Martinotti dell’Università Bicocca. Saranno presentati i principali risultati della collaborazione messa in atto con importanti Enti di ricerca, Università e Corpi dello Stato per l’incremento della sicurezza offhsore. Verrà presentato, in particolare, il prototipo di un innovativo sistema di indicatori per la sicurezza upstream reso possibile dall’impegno collaborativo, unico nel suo genere in Italia, di un network fortemente voluto dalla Direzione guidata da Franco Terlizzese. Il sistema nasce per monitorare, attraverso indici numerici semplici, la sicurezza dell’upstream nell’offshore italiano e per migliorare la consapevolezza e la conoscenza anche sui territori della qualità del lavoro svolto.

I Presidenti dell’ INGV Carlo Doglioni, di RSE Stefano Besseghini, di AMRA Piero Salatino e il Direttore del Dipartimento Scienza Applicata del Politecnico di Torino Prof. Paolo Fino interverranno per presentare risultati e prospettive della ricerca italiana per la massima sicurezza delle attività upstream, nell’ambito degli accordi stipulati con la DGS UNMIG.

In questa delicata fase di transizione verso una economia “low carbon” si vuole discutere, inoltre, dei migliori strumenti per garantire al massimo il rispetto dell’ambiente e dei cittadini; a tal fine, nell’ambito del convegno, è prevista una tavola rotonda durante la quale rappresentanti di associazioni ambientaliste (Greenpeace, Legambiente e WWF), amministrazioni locali (Basilicata ed Emilia Romagna) e aziende del settore (Edison ed Eni) si confronteranno su aspettative e percezioni delle condizioni per uno sviluppo

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