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Pensioni, Renzi: governo restituirà parte dei soldi

Oggi il premier ha spiegato a Radio anch’io che il suo governo si trova a risolvere problemi “provocati da altri” facendo riferimento alla sentenza della Consulta sulle pensioni e a questo proposito ha assicurato che il Governo provvederà a restituire parte delle somme dovute ai pensionati

Pensioni, Renzi: governo restituirà parte dei soldi

“Ormai ci troviamo a risolvere i problemi provocati da altri”. Sono le parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi pronunciate al programma di Radio 1 ‘Radio Anch’io’ in merito ai risvolti della sentenza della Consulta sulle pensioni. Il premier Renzi su questo tema ha voluto assicurare che “il Governo non metterà le mani nelle tasche degli italiani, non toglieremo niente a nessuno. Il governo Monti – ha ricordato – ha bloccato l’indicizzazione. Questo blocco è stato giudicato incostituzionale”. ??La grana della sentenza della Corte Costituzionale, che ha bocciato la legge Monti-Fornero sullo stop all’indicizzazione delle pensioni tiene, pertanto, in allerta Matteo Renzi e il suo Governo chiamati a mettere una toppa e a restituire gli arretrati maturati da milioni di pensionati. C’è chi parla di 10, di 11, addirittura di 15 miliardi che lo Stato deve ai pensionati per effetto di quel provvedimento che portò al blocco degli adeguamenti all’inflazione delle pensioni negli anni 2012 e 2013.

Dall’Esecutivo Renzi non ci sono indicazioni chiare sui provvedimenti che verranno adottati per restituire il mancato adeguamento all’inflazione del 2012 e 2013 ma pare che l’orientamento di Palazzo Chigi sia quello di non applicare la sentenza della Consulta alle pensioni più alte. Dunque, come abbiamo già detti nei giorni scorsi il Governo dovrebbe valutare di restituire ai pensionati le somme non corrisposte nel biennio 2012-2013 differenziando gli importi e così i soldi diminuiranno al salire delle fasce di reddito. E infatti, sempre a ‘Radio anch’io’ Renzi ha precisato che il Governo restituirà “una parte di questi soldi” aggiungendo che c’è “un modello da ripensare, lo faremo, nel corso delle prossime settimane, dei prossimi mesi”.

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