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Pasticceria Cova punta a espandersi in Europa e negli Usa

Il Ceo Paola Faccioli: “Abbiamo aperto da un mese a mezzo a Dubai, mentre siamo già presenti in Cina e in Giappone. Ora mi piacerebbe esplorare gli Stati Uniti, penso a New York, alla California e alla Florida”

Pasticceria Cova punta a espandersi in Europa e negli Usa

Da via Montenapoleone agli Stati Uniti. Pasticceria Cova – storico locale milanese che ha ospitato da Mazzini ad Hemingway, da Verdi a Puccini – punta a una dimensione sempre più internazionale e non esclude di quotarsi in Borsa. Un passo reso possibile anche dal fatto che nel 2013 il controllo della società è passato a Lvmh, colosso francese del lusso che ha in portafoglio l’80% di Cova.

“Quando abbiamo venduto a Lvmh – ha detto all’agenzia Radiocor Paola Faccioli, Ceo di Pasticceria Cova, e detentrice, con la sorella Daniela, del restante 20% del capitale – Lo abbiamo fatto sia per affrontare al meglio il passaggio generazionale con papà (Mario Faccioli, che nel 1989 rilevò Cova dai precedenti proprietari, ndr) che non poteva più occuparsi di tutto, sia per avere opportunità di sviluppo del nostro brand. Siamo tante cose: pasticceria, cioccolato, breakfast, lunch, aperitivi, il panettone”.

Le occasioni di crescita ci sono state, tanto che ora il 50% del fatturato di Pasticceria Cova è legato all’estero. “Grazie a Lvmh – continua Faccioli – siamo più forti nel mondo, più connessi e con opportunità facilitate. Abbiamo aperto da un mese a mezzo a Dubai, mentre siamo già presenti in Cina e in Giappone. Ora mi piacerebbe esplorare gli Stati Uniti, penso a New York, alla California e alla Florida”.

Faccioli non si sbilancia sui tempi, ma sottolinea che l’espansione arriverà “presto”: prima negli Usa, poi in Europa, Londra e Parigi in primis. Dopo di che potrebbe arrivare la quotazione a Piazza Affari. “Con il partner Lvmh non abbiamo ancora parlato di Borsa – dice Paola Faccioli – ma perché no? Prima però dobbiamo ancora pedalare”.

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