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Passera (IntesaSanPaolo): la crisi del debito non mina la solidità delle banche italiane

L’amministratore delegato di Intesa SanPaolo ha dichiarato che, nonstante la crisi, non è diminuita in alcun modo la solidità degli istituti creditizi del nostro Paese. Manovra: va bene ridurre il deficit, ma bisogna diminuire anche il debito e promuovere azioni per rimettere in moto l’economia. In Europa, necessaria maggiore integrazione.

Passera (IntesaSanPaolo): la crisi del debito non mina la solidità delle banche italiane

Le banche italiane sono solide e la crisi del debito sovrano nell’area euro non le ha rese più deboli. Lo ha detto l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, al tradizionale Meeting di Rimini. Gli istituti creditizi italiani “hanno tenuto bene, meglio che in altri Paesi durante la crisi degli anni scorsi”, ha aggiunto. Compito delle banche italiane oggi è concentrarsi sulla crescita e “promuovere lo sviluppo”.

Non c’è dubbio che i nostri istituti siano oggi sotto pressione a causa della crisi internazionale del debito pubblico e della mancanza di credibilità del nostro Paese, ma questo “non ha minato in alcun modo la solidità delle banche e la loro disponibilità e piena adeguatezza a svolgere un ruolo di sostegna al piano di crescita per l’Italia. I valori di Borsa non hanno più nulla a che vedere con i fondamentali delle nostre imprese bancarie”, ha commentato Passera.

L’ad di Intesa SanPaolo ha inoltre criticato i governi europei che non sono stati in grado di risolvere un “piccolo problema come quello della Grecia”, anzi adesso sono in balia della crisi del debito pubblico. “Il disegno europeo deve andare avanti e l’Italia deve svolgere il suo ruolo indispensabile”, ha dichiarato Passera esortando i Governi europei a una maggiore integrazione e cooperazione.

Per quanto riguarda il decreto sulla manovra bis, approvato il 12 dal Consiglio dei Ministri, il top manager di Intesa San Paolo ritiene che possa essere migliorato ponendosi come obiettivi non solo la riduzione del deficit, ma anche la diminuzione debito e la proposizione di azioni volte allo sviluppo del Paese.

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