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Partite Iva, Tax Day verso il maxi-rinvio ad aprile

Rinviate al 30 aprile le scadenze fiscali delle partite Iva: i pagamenti degli acconti Irpef, Ires, Irap e delle imposte sostitutive slitteranno di 5 mesi – Rinviato al 10 dicembre il versamento del secondo acconto Irpef, Ires e Irap

Partite Iva, Tax Day verso il maxi-rinvio ad aprile

Il Governo intende rinviare al 30 aprile il Tax Day in calendario il 30 novembre. Il nuovo spostamento riguarderà i 4,5 milioni di partite Iva chiamati a pagare gli acconti Irpef, Ires, Irap e le imposte sostitutive. La misura, anticipata ieri sera dal ministero dell’Economia, dovrebbe confluire questa settimana in un nuovo decreto – il Ristori 4 – che sarà prevalentemente fiscale. Le risorse da stanziare per il rinvio delle tasse dovrebbero ammontare in tutto a 4,8 miliardi di euro.

L’obiettivo principale è armonizzare le scadenze per le partite Iva, che al momento sono frammentate. Alcune categorie di contribuenti, infatti, si sono già visti rinviare ad aprile le scadenze del Tax Day autunnale. Si tratta di tre gruppi:

  1. le partite Iva soggette agli indicatori sintetici di affidabilità fiscale (Isa, cioè le pagelle fiscali, i vecchi studi di settore) che hanno subito un calo del fatturato e dei corrispettivi pari almeno al 33% nei primi sei mesi del 2020;
  2. le partite Iva in regime forfettario (che non sono tenute a compilare gli Isa), anche in questo caso a condizione che abbiano registrato un calo del fatturato e dei corrispettivi pari almeno al 33% nei primi sei mesi del 2020;
  3. le partite Iva delle zone arancioni o rosse soggette agli Isa o forfettarie che rientrano nei codici Ateco indicati negli Allegati 1 e 2 al decreto Ristori-bis (bar, ristoranti, cinema e altro), a prescindere dall’andamento dei ricavi.

Con la nuova proroga, quindi, il rinvio ad aprile (o la possibilità di scegliere la rateizzazione) sarà allargato a tutte le partite Iva sotto i 50 milioni di ricavi, al di là della zona di appartenenza, purché abbiano registrato una perdita del fatturato del 33 o del 50% (la soglia è ancora da decidere).

Non è finita. Il governo rinvierà anche di rinviare i versamenti contributivi e delle ritenute Irpef sulle buste paga del 16 dicembre e dell’Iva del 27 dicembre, sempre per aziende e settori in crisi.

Infine, scatterà anche il rinvio al 10 dicembre della data di presentazione delle denunce dei redditi telematiche 2020 prevista per i 30 novembre.

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