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Parmalat, addio a Collecchio: Lactalis lo divide in nove

Finisce la storia italiana del gruppo fondato da Calisto Tanzi. Una volta chiusa la partita del delisting, il quartier generale non sarà più nella storica sede del gruppo, ma a Laval, nella Loira – Parmalat Italia sarà accorpata a Galbani sotto l’ombrello di Lactalis Italia e tutte le controllate faranno capo ai francesi

Parmalat, addio a Collecchio: Lactalis lo divide in nove

Dopo l’addio alla Borsa, Parmalat si prepara a essere smembrata e riorganizzata sotto le insegne francesi, perdendo ogni forma di indipendenza e autonomia. Lactalis – il colosso che a dicembre è salito al 95% del gruppo italiano, lanciando poi attraverso la controllata Sofil un’Opa residuale che dovrebbe andare a buon fine – si prepara a smontare quello che una volta era il più grande gruppo alimentare italiano.

Il quartier generale di Parmalat, perciò, non sarà più nella sede storica di Collecchio, ma a Laval, la città della Loira da cui Lactalis governa il suo impero del latte.

Non solo. Parmalat sarà articolata in nove divisioni (tre di prodotto – Formaggi, Ingredienti e Prodotti freschi – cinque geografiche più una dedicata all’export) e a capo di ognuna ci sarà un manager francese. Quanto alle società controllate da Parmalat nei vari Paesi, chiuderanno i rapporti gerarchici con l’Italia per essere accolte sotto l’ombrello della casa madre francese.

Anche Parmalat Italia verrà accorpata a Lactalis Italia, la società che finora ha gestito le altre attività francesi in Italia, a cominciare da Galbani, acquisita 13 anni fa.

Quale impatto avrà tutto ciò sull’occupazione? È ancora presto per dirlo. Marc Besnier, il patron di Lactalis, che ha iniziato la scalata a Parmalat nel 2011, non ha ancora licenziato nessuno. Ora che però il quartier generale di Collecchio ha perso il suo ruolo gestionale all’interno del gruppo, il futuro dei circa 80 manager destinati alla funzione corporate (con relativi staff) potrebbe essere a rischio.

Senza contare che l’accorpamento geografico con Galbani sotto le insegne di Lactalis Italia porterà con sé anche una duplicazione delle funzioni, che verosimilmente i francesi vorranno smaltire per semplificare la gestione delle società.

Si conclude così, ufficialmente, la storia italiana di Parmalat, fondata nel 1961, mandata in rovina dal suo stesso fondatore Calisto Tanzi, salvata da Enrico Bondi e infine, dopo una scalata durata otto anni, acquistata dagli imperatori francesi del latte.

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