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Parlamento e Governi dell’Ue: accordo sulla nuova legislazione per la supervisione bancaria

Dopo tre mesi di trattative, Consiglio e Parlamento Ue hanno trovato oggi a Bruxelles un accordo sul trasferimento della vigilanza bancaria dagli stati membri alla Banca centrale europea. La novità riguarderà le banche che hanno asset per almeno 30 miliardi di euro o per il 20% del pil del paese o che operano in almeno due stati.

Parlamento e Governi dell’Ue: accordo sulla nuova legislazione per la supervisione bancaria

Il Parlamento e i governi dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo sulla nuova legislazione per la supervisione bancaria. Lo annunciano i negoziatori, tra cui il commissario al mercato interno Michel Barnier.

L’accordo trovato oggi lascia sostanzialmente invariato il disegno di supervisione bancaria definito dal Consiglio: la supervisione unica è affidata alla Banca centrale europea (di fatto a un consiglio creato in seno ad essa) e riguarderà le banche che hanno asset per almeno 30 miliardi di euro o per il 20% del pil del paese o che operano in almeno due stati. L’Eba (l’autorità bancaria europea), che dalla supervisione unica affidata alla Bce perde molti poteri, avrà la possibilità di armonizzare le regole in tutta l’Unione europea e di chiedere stress test ad hoc.

“Si tratta di una pietra miliare dell’unione bancaria – ha detto il commissario al mercato interno Michel Barnier – che aiuterà a prevenire tutte le crisi bancarie, come quelle a cui abbiamo assistito finora, Cipro compresa”. L’entrata in vigore dovrebbe essere il 1 marzo 2014.

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