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Parità di genere, a Philip Morris premio Equal-Salary 2019

Le due sedi italiane della multinazionale leader mondiale nei prodotti del tabacco hanno ottenuto un riconoscimento per aver garantito ai propri dipendenti parità di retribuzione a parità di lavoro tra uomini e donne. Obiettivo 40% di ruoli manageriali affidati alle donne entro il 2022

Parità di genere, a Philip Morris premio Equal-Salary 2019

Parità di retribuzione a parità di lavoro svolto tra uomini e donne, raggiungimento del target del 40% di presenza femminile nelle posizioni manageriali entro la fine del 2020, trasformazione degli obiettivi aziendali abbandonando le sigarette e puntando su prodotti alternativi al fumo. Sono questi i risultati che Philip Morris Italia e Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna si sono prefissati di raggiungere e che sul tema della parità di genere sono valse la certificazione “Equal-Salary” a livello globale, figurando come prime realtà aziendali italiane a ottenere questo riconoscimento.

Nonostante quello sulla parità di genere sia un tema ancora controverso, sono diverse le realtà aziendali premiate – come le internazionali PwC Svizzera, Dufry SA Svizzera, Gavi – che ne hanno ormai fatto un impegno aziendale da raggiungere: “La parità salariale è una tappa fondamentale per arrivare ad una vera parità di genere nel mondo del lavoro. Essere la prima azienda certificata “Equal-Salary”in Italia significa non solo valorizzare i principi di uguaglianza che caratterizzano un ambiente inclusivo e dinamico, ma anche farsi ambasciatori di un tema che crediamo sia di importanza vitale per il nostro Paese” ha spiegato Paolo Le Pera, direttore risorse umane del gruppo Philip Morris in Italia.

L’impegno dell’azienda a favore della parità di genere è partito da lontano: Philip Morris International è stata la prima multinazionale a ottenere la certificazione Equal-Salary in Svizzera nel 2015 e poi in Giappone nel 2016. Per ottenere tale riconoscimento le filiali del gruppo si sono sottoposte a una procedura sia qualitativa sia quantitativa di verifica condotta dalla società di consulenza PriceWaterhouseCoopers, riconosciuta come ente certificatore esterno e neutrale.

Per contribuire al raggiungimento dell’equilibrio di genere tra i dirigenti aziendali, Philip Morris – dove oggi il 35% dei ruoli manageriali è affidato a figure femminili, in aumento di 4 punti percentuali sul 2015 – si propone di ottenere il 40% delle poltrone dirigenziali tutte assegnate alle quote rosa.

Non è solo il tema della parità di genere a essere caro a Philip Morris International. L’azienda leader al mondo nei prodotti del tabacco ha accolto la sfida della sostenibilità e ha lanciato una rivoluzione nel mondo delle sigarette, nel tentativo di creare un futuro senza fumo sostituendo il consumo delle tradizionali sigarette con quello di prodotti che hanno il potenziale di presentare un minore di rischio di danno per i fumatori. Al 31 dicembre 2018, Philip Morris ha stimato che circa 6.6 milioni di fumatori adulti nel mondo hanno già smesso di fumare sigarette e sono passati ad IQOS, il dispositivo che scalda il tabacco e che è al momento disponibile in 44 mercati – a livello nazionale o solo in alcune città.

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