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Panama Papers, 700 italiani nel mirino delle Entrate

Dopo la riunione a Parigi della task force cui partecipano le amministrazioni finanziarie di 30 Paesi Ocase: scambio di dati e notizie sulle indagini – Individuata una lista di 100 intermediari fiscali.

Panama Papers,  700 italiani nel mirino delle Entrate

Individuati i primi 700 soggetti italiani nell’ambito delle indagini sui Panama Papers. Quando ne individuerà altri, dal momento che il dato è destinato a crescere, l’Agenzia delle Entrate invierà le richieste di informazioni di dati finanziari ai paesi in cui questi soggetti detengono attività off-shore.  Paradisi fiscali e evasione, questo è il tema al centro dell’operazione che non ha precedenti per ampiezza e metodo di lavoro.

E’ quanto è emerso nei giorni scorsi durante la riunione della task force a Parigi, dove il 16 e il 17 gennaio (ma la notizia si è appresa oggi) 30 amministrazioni finanziarie hanno condiviso le loro conclusioni sulle indagini dei Panama Papers, ed in particolare sul ruolo avuto dagli intermediari fiscali. La riunione è stato il più grande scambio di informazioni simultaneo mai realizzato prima d’ora, basato sugli strumenti giuridici concordati nell’ambito della Convenzione multilaterale Ocse-Consiglio d’Europa e dei trattati fiscali, cui anche l’Italia ha aderito. 

Si è trattato, dunque, di un passaggio storico, perché è la prima volta che viene creata una task force internazionale di questo tipo, con un approccio condiviso di contrasto a questo tipo di evasione. L’incontro è stato il terzo del gruppo Jitsic, Joint international taskforce on shared intelligence and collaboration, convocato presso l’Ocse, che può attingere alle migliori competenze di intelligence delle autorità fiscali di tutto il mondo e a condividere le migliori pratiche per l’analisi dei dati e la collaborazione sulle informazioni..

Rispetto all’ultima riunione, è stata approfondita la conoscenza delle varie tipologie di evasione fiscale messe a punto e delle nuove tecniche di analisi dei dati e soprattutto è stata compiuta l’individuazione di una lista target di 100 intermediari.

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