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Open Fiber: a Prato e L’Aquila la “Città 5G”

Open Fiber, società compartecipata al 50% da Enel e Cassa depositi e prestiti, e Wind Tre annunciano il via del progetto dopo essersi aggiudicate, lo scorso settembre, il bando pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico. La sperimentazione presenta caratteristiche replicabili a livello nazionale ed europeo e coinvolgerà Università, centri di ricerca e aziende (fra cui E-distribuzione e Zte)

Costruire una città 5G, nella quale famiglie e imprese siano in grado di poter sfruttare i servizi della quotidianità in modo semplice e veloce. La sfida lanciata da Wind Tre ed Open Fiber è ambiziosa, ma i potenziali benefici che ne deriverebbero sono numerosi. Ambiti come la salute, la mobilità e i trasporti, la sicurezza e la gestione delle emergenze diventerebbero più facili da gestire.

Le due società attive nel campo delle telecomunicazioni hanno dato avvio alla sperimentazione della tecnologia 5G nelle città di Prato e L’Aquila. Open FIber e Wind Tre sono ad oggi singolarmente impegnate in due progetti di infrastrutturazione di Banda Ultra Larga in Italia.

“L’evoluzione delle telecomunicazioni è un passaggio fondamentale per lo sviluppo economico e sociale dell’Italia di oggi, proprio come è avvenuto con la costruzione della rete autostradale negli anni Sessanta”, ha dichiarato Tommaso Pompei, amministratore delegato di Open Fiber, intervenendo alla presentazione del progetto.

“La città di Prato inaugura il nostro modello di ‘Città 5G’: un ampio ecosistema aperto a cittadini, pubbliche amministrazioni, industria,
università e centri di ricerca con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei servizi e creare nuove opportunità di crescita, – ha aggiunto Pompei.

Pompei ha annunciato ai margini della presentazione del progetto che “l’asta delle frequenze 5G è uno dei temi oggetti di discussione in questi giorni”, ma fino ad ora nessuna decisione è stata presa. Per partecipare alla gara, ha aggiunto Pompei, è necessario un importante impegno economico, pari a “qualche miliardo di euro”.  

Soddisfazione anche dal Ceo di Wind Tre, Jeffrey Hedberg: “il 5G non è solo velocità, ma è una tecnologia che crea un ecosistema per innovare e portare sul mercato applicazioni e soluzioni in ambiti diversi: telemedicina, education, smart home, smart cities e realtà aumentata”.

“Stiamo verificando il nostro interesse a partecipare senza rinunciare alla nostra caratteristica di operatore wholesale. Tutti gli operatori non interessati a investire in frequenze potrebbero far riferimento a Open Fiber che offrirebbe un servizio completo. Solo per Prato l’investimento e’ stato di 30-40 milioni di euro che sara’ suddiviso tra tutte le aziende coinvolte nel progetto di sperimentazione”, ha concluso Pompei.

 

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