Condividi

Olimpiadi Londra 2012: nessuna medaglia nella quarta giornata, scherma e nuoto fanno flop

Dopo 5 anni di dominio assoluto, Federica Pellegrini si è dovuta arrendere anche nella sua gara preferita: i 200 sl, vinti dall’americana Schmitt – Disastrosa la spedizione del nuoto: ancora zero medaglie, i velocisti Magnini e Dotto esclusi persino dalla semifinale – L’ira di Filippo, che poi fa “retromarcia” su Twitter – Baldini quarto nel fioretto.

Olimpiadi Londra 2012: nessuna medaglia nella quarta giornata, scherma e nuoto fanno flop

E il quarto giorno, l’Italia rimase a secco. Dopo il boom di medaglie nel primo weekend, e l’argento di lunedì di Niccolò Campriani nel tiro a segno, martedì il medagliere azzurro non è stato incrementato. Eppure le frecce all’arco degli atleti italiani in gara non erano poche: era il giorno della gara maschile di fioretto, specialità che l’Italia domina da anni, soprattutto con le ragazze (autrici sabato di una storica tripletta) ma anche con gli uomini. E invece non siamo andati oltre il quarto posto di Andrea Baldini, mentre Cassarà e Aspromonte sono stati eliminati ai quarti di finale.

Ma mentre dalla scherma era lecito attendersi di più, è ormai evidente che la spedizione del nuoto stia andando incontro a un vero e proprio flop. Finora zero medaglie, neanche dall’attesissima Federica Pellegrini, che ha fallito il podio anche nei 200 dopo il quinto posto nei 400. “Ho dato tutto quel che posso ma è così: non ero da medaglia”, ha ammesso candidamente a fine gara la campionessa veneta, aggiungendo: “Non rimpiango niente, rifarei tutto quanto. Ora riparto da zero e pensiamo alla staffetta”. Dichiarazioni serene, che stridono con le polemiche aizzate qualche ora prima dal fidanzato Filippo Magnini, semplicemente disastroso nelle batterie dei 100 metri, dove ha fallito (così come Luca Dotto) persino l’accesso alla semifinale nuotando sopra i 49 secondi.

Il campione pesarese, deludente (e furibondo) già dopo la pessima staffetta con la 4×100, non l’ha presa affatto bene e a fine gara si è scagliato contro allenatori e Federazione: “Serve una resa dei conti, la velocità ha cannato la preparazione”, ha detto con una certa arroganza, subito rilevata anche dal suo tecnico Claudio Rossetto: “Filippo parla un po’ troppo a caldo, non ho rimpianti”. Re Pippo ha poi fatto parziale dietrofront tramite Twitter, ma la precisazione è suonata nuovamente come uno scaricare le responsabilità, che evidentemente sono di tutti, ma da un capitano ci si aspetterebbe maggiore equilibrio: “Purtroppo io ho solo detto: abbiamo sbagliato tutti, io claudio il preparatore i fisio la nazionale. Quando si perde bisogna unirsi x ripartire”, ha tweettato Magnini.

E così dalle vasche dell’Aquatic Center di Londra non è ancora arrivata nessuna medaglia, neanche da Fabio Scozzoli che pure era il favorito dei 100 rana. E tantomeno dalle staffette, finora assolutamente impresentabili. Se si pensa che proprio dal nuoto (e dalla scherma), l’Italia attendeva il maggior numero di successi, c’è da preoccuparsi per la seconda settimana dei Giochi, quando questi due sport lasceranno spazio alla grande atletica, nella quale le chance di medaglia azzurre sono non lontanissime dallo zero.

Non ci resta che sperare nelle prossime gare di scherma, che sicuramente porteranno altre medaglie, e nei cosiddetti sport “minori”, ma che mai come in quest’Olimpiade diventeranno determinanti per rendere più dignitoso il bottino azzurro.

Commenta