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Olimpiadi Londra 2012: Molmenti oro nel K1, nuoto ancora ko e Magnini insiste nell’uno contro tutti

Il pordenonese, favorito nello slalom K1, non tradisce le attese e proprio nel giorno del suo 28esimo compleanno porta all’Italia la terza medaglia d’oro di questi Giochi – Scherma a secco, mentre continua l’impasse del nuoto: Magnini sbotta ancora e si cancella da Twitter – Bene solo i pugili e la nazionale femminile di pallavolo.

Olimpiadi Londra 2012: Molmenti oro nel K1, nuoto ancora ko e Magnini insiste nell’uno contro tutti

Non esiste modo migliore per festeggiare il proprio compleanno. Specie se sei il favorito di una gara buttata al vento quattro anni prima, e specie se le candeline che spegni oggi sono già 28. Rischiava di essere l’ultima chance per il canoista Daniele Molmenti, pluridecorato campione della specialità slalom K1, ma ancora a secco alle Olimpiadi, e non l’ha sbagliata. Quattro anni fa a Pechino era finito decimo in una gara gettata alle ortiche, ma stavolta il campione del mondo del 2012 e cinque volte campione europeo non ha fallito: grazie a una manche di finale semplicemente strepitosa si è aggiudicato nettamente il primo posto, portando all’Italia la terza medaglia d’oro e la nona in totale di questa edizione. L’ultimo trionfo azzurro in questa specialità risaliva a Barcellona ’92 ed era stato firmato proprio da Pierpaolo Ferrazzi, attuale allenatore di Molmenti (poi anche bronzo a Sidney 2000).

L’exploit del pordenonese è rimasto tuttavia un episodio isolato in una giornata, la quinta di questi Giochi, che per l’Italia è stata contrassegnata più da ombre che da luci. Il nuoto ha continuato il suo momento no, con Magnini che prosegue imperterrito nella sua battaglia contro il mondo intero (il pesarese ha anche rimosso il suo account Twitter dopo le recenti polemiche: “A tutti voi che criticate auguro di avere figli che si realizzeranno nella vita, visto che voi non vi siete realizzati. Ora abbandono il mondo di Twitter perché è pieno di gente cattiva. Ciao a tutti i grandi fans, anche a quelli che ci criticano in maniera costruttiva ed educata. Quelli sì, gli imbecilli non li saluto“): non si è ancora ben capito dove voglia arrivare, ma intanto sta di fatto che lui e i suoi compagni di squadra in piscina non arrivano da nessuna parte. La giornata è stata solo parzialmente salvata dal settimo posto in finale della staffetta 4×200 femminile, guidata da un’orgogliosa Federica Pellegrini (che a differenza del fidanzato, parla meno e prova ancora a dire qualcosa in vasca).

Dopo le soddisfazioni dei primi giorni, specie grazie al fioretto femminile (che domani torna in pedana per la prova a squadre, con una medaglia d’oro che è difficile pensare di non vincere), va sempre più spegnendosi anche il contributo della scherma: le chance azzurre oggi erano ridotte, ma dal campione del mondo della spada Paolo Pizzo era lecito aspettarsi almeno un podio. Senza gloria anche le sciabolatrici Vecchi e Marzocca. Brutte notizie anche da tiro con l’arco, judo, ginnastica maschile, tennis (fuori il doppio Schiavone-Pennetta) e pallanuoto, con il Setterosa ha subito la seconda sconfitta in due partite (7-4 dalla Russia) e ora rischia seriamente la precoce eliminazione.

Si salvano invece pugilato e pallavolo. Russo e Cammarelle, già medagliati a Pechino, hanno facilmente superato il primo turno delle rispettive categorie di peso: per il campano il pass è arrivato addirittura per forfait dell’avversario, mentre il lombardo ha tranquillamente addomesticato l’ecuadoregno Ytalo Perea Castillo. Per il volley scendeva in campo la nazionale femminile, che porta a casa la seconda vittoria in due partite vincendo facile per 3-0 sulla Gran Bretagna.

Onorevole la comparsata azzurra nella gara di ciclismo a cronometro, una delle più attese di giornata con lo storico oro del padrone di casa Bradley Wiggins (davanti al tedesco Tony Martin e all’altro britannico Chris Froome): gli uomini di Bettini non erano da podio, ma Pinotti ci è andato vicinissimo con un brillante quinto posto.

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