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Occhiali intelligenti alla Fiera delle Tecnologie avanzate

I Toshiba Glass, gli occhiali intelligenti del colosso giapponese dell’elettronica, non si limitano a indicare la direzione giusta a chi li indossa, ma offrono in aggiunta un servizio di traduzione simultanea e possono avere anche un’utilizzazione industriale.

Occhiali intelligenti alla Fiera delle Tecnologie avanzate

Al CEATEC (Combined Exhibition of Advanced Technologies), mostra-evento sul mondo della tecnologia che si tiene annualmente in Giappone, se ne sono viste delle belle: occhiali che ti insegnano la strada per tornare a casa, sensori in grado di rilevare la direzione dello sguardo dei clienti, magliette che registrano il battito cardiaco di chi le indossa.

I Toshiba Glass, gli occhiali intelligenti del colosso giapponese dell’elettronica, non si limitano a indicare la direzione giusta a chi li indossa, ma offrono in aggiunta un servizio di traduzione simultanea e possono avere anche un’utilizzazione industriale, assistendo gli operai a lavoro, sussurrando loro nell’orecchio le istruzioni e le avvertenze necessarie per svolgere al meglio un dato compito. “Non sappiamo ancora quale tipo di supporto elettronico indossabile sarà il preferito in futuro” osserva Yoshiyuki Kokojima, capo ricercatore della Toshiba. “Certo”, aggiunge “guardare costantemente un piccolo schermo come quello dei nostri occhiali può essere faticoso, ma molte informazioni si possono cogliere con un’occhiata veloce e senza nemmeno dover fare lo sforzo di alzare un dito”. La NTT Docomo, invece, operatore di punta nel campo della telefonia mobile, esibisce una T-shirt fatta di uno speciale tessuto in grado di rilevare le pulsazioni cardiache; i dati sono poi trasmessi a uno smartphone sul quale è installata un’applicazione apposita. In tutt’altro campo opera la Fujitsu, che si rivolge ai gestori di bar e night club, presentando un dispositivo capace di indovinare i gusti dei clienti in fatto di alcolici. Piccoli sensori sparsi nel locale individuano su quali bottiglie si indirizzino gli sguardi degli avventori intenti a consumare una bevanda e forniscono al barman informazioni preziose sulle preferenze dei suoi clienti, aggiungendovi una serie di dati sulla provenienza, le caratteristiche e il prezzo di ogni singola bottiglia. “Potrebbe essere questo” commenta Naoki Mishiro “il modo di fare marketing nel futuro”.

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