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Nuovo Btp da record, sterlina al top, occhi delle Borse su Trump

I mercati asiatici accolgono Trump in rialzo ma le Borse aspettano dal Presidente Usa risultati sia sul nucleare che sui dazi – Effetto Brexit sulla sterlina che vola – Atteso debutto record del nuovo Btp decennale – Piazza Affari al top da ottobre – Fca investe in Usa

I listini asiatici salutano con un rialzo l’arrivo di Donald Trump ad Hanoi per l’incontro con “il caro amico Kim”. Il presidente punta in questi giorni ad un doppio successo, sia sul fronte del nucleare coreano che sul fronte dei dazi con Pechino. Wall Street, prima di esultare, aspetta risultati concreti. Nel frattempo a dominare la scena sono state le parole, misurate e prudenti, del presidente della Fed Jay Powell che al Senato Usa ha ribadito che l’economia gira ancora, anche se, per colpa delle tensioni internazionali, è meno brillante di qualche mese fa.

Non molto diversa la diagnosi di Philip Lane, prossimo chief economist della Bce: tassi bassi e tanta pazienza è la strada obbligata dell’Europa, in attesa che Theresa May prenda atto dell’evidenza e ceda al rinvio sulla Brexit. I ministri delle Finanze approfittano della “bonaccia” per fare il pieno sui mercati. Oggi sarà il Tesoro italiano a fare il tutto esaurito con un nuovo Btp a dieci anni.

CHICAGO IN TILT, POCO MOSSA WALL STREET

Ecco il quadro dei mercati, turbati nella notte dal blackout degli scambi al CME, il Chicago Mercantile Exchange, il più importante mercato di derivati ed opzioni del pianeta:

Shanghai (+0,7%) è in prossimità dei massimi da giugno 2018, vicino alla soglia psicologica dei 3.000 punti. Hong Kong +0,5%, Seul +0,3%, Mumbai +0,7%. Il mercato azionario del Vietnam, il paese che ospita il summit, è in lieve rialzo. A Tokyo il Topix avanza dello 0,2%. Poco mosse le valute asiatiche.

Quasi piatti in chiusura i mercati Usa: Dow Jones -0,13%, sotto la soglia dei 2.800 punti, S&P 500 -0,08%. Nasdaq -0,07%.

Il petrolio Brent è scambiato stamane a 65,6 dollari il barile, +0,5%, ieri +0,7% in chiusura.

Positiva ieri Saipem, in rialzo dello 0,9% sotto i massimi di seduta beneficiando dell’avvio di copertura con “buy” e target a 5,5 euro da parte di Berenberg. Eni +0,2%.

POWELL FRENA IL DOLLARO, STERLINA SUPERSTAR

Sul fronte delle valute, il dollaro si è indebolito su euro, a 1,138 dopo l’audizione di Powell. Ma l’attenzione è concentrata su Londra.

La sterlina sta schiacciando l’euro, sceso sui minimi dal maggio 2017 a 0,857. I mercati prendono atto del fatto che Brexit sarà un affare lungo e complicato, l’ipotesi di una separazione lacerante alla fine del mese prossimo è prossima allo zero. La premier Theresa May ha dovuto cedere all’ipotesi d’un rinvio “breve e limitato” della Brexit rispetto alla data del 29 marzo. Lo ha annunciato alla Camera dei Comuni, aggiungendo di voler mettere ai voti questa opzione se “entro il 12 marzo” fosse di nuovo bocciata la sua proposta di divorzio, al momento al vaglio della Ue.

Nel frattempo, il Partito Laburista, principale partito di opposizione del Regno Unito, si è detto pronto ad appoggiare un secondo referendum sulla Brexit. Più che puntare a un rifiuto della Brexit, nella mente del leader Jeremy Corbin, il nuovo referendum avrebbe l’obiettivo di “evitare la dannosa Brexit dei conservatori”.

PIAZZA AFFARI A NUOVI MASSIMI DA OTTOBRE

Poco mossi i mercati azionari europei, sale la febbre per i titoli del debito nel giorno delle pagelle della Commissione Ue: scontano il warning sull’Italia.

Piazza Affari +0,11% a quota 20.459 punti, ai massimi da ottobre, ha chiuso la seduta in leggero rialzo in scia al recupero nel pomeriggio delle borse rinvigorite dalle novità emerse sul fronte Brexit.

Modesti guadagni anche per Francoforte (+0,32%) e Parigi (+0,13%). Madrid +0,26%.

Continua anche il momento di grazia del mercato secondario avviato con la pagella di Fitch: lo spread Btp/Bund è sceso sotto 260 punti dai 280 di venerdì.

Oggi il Tesoro emetterà fino a 7,25 miliardi di euro di nuova carta, tra cui 3,25-4 miliardi del nuovo Btp decennale agosto 2029, cedola 3%. Il nuovo titolo, sul mercato grigio, offriva ieri un rendimento in area 2,88% contro un tasso di emissione di 2,60% (al lordo della commissione) dell’attuale benchmark dicembre 2028, minimo da aprile 2018.

Per quanto riguarda l’altro titolo in asta, ovvero il cinque anni, sul secondario scambiava con un rendimento di 1,63%, contro 1,49% del collocamento di fine gennaio.

In risalita dai minimi di aprile 2018 anche il rendimento d’asta del Bot 6 mesi, assegnato per 6 miliardi di euro, a -0,007% da -0,025% di gennaio.

FINCANTIERI A VELE SPIEGATE, SGOMMA PIAGGIO

A Piazza Affari si è messa in luce Fincantieri che ha chiuso il 2018 con Ebitda a 414 milioni in rialzo del 21% sul 2017 e intende proporre una cedola di un cent per azione. Nel quarto trimestre, l’Ebitda si attesta a 133 milioni di euro, venti milioni di euro in più delle aspettative del consensus. Kepler-Cheuvreux ha promosso il giudizio a Buy da Hold portando il prezzo obiettivo a 1,30 euro da 1,15 euro.

Da segnalare anche il rally di Piaggio +6,1% sulla scorta dei positivi risultati 2018 e dell’outlook incoraggiante sul 2019. Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo a 2,60 euro da 2,40 euro precedenti. Mediobanca ha confermato il giudizio Outperform (Interessante) sul titolo, con target price a 2,50 euro. Ieri erano uscite le raccomandazioni di Equita Sim e Banca Akros, rispettivamente Hold e Buy, con prezzo obiettivo di 1,9 e 3,1 euro.

FERRARI AL TOP, FCA INVESTE IN USA

Nel paniere principale avanza Ferrari +1,5% a 113,85 euro, nuovo massimo da ottobre (+8% in 12 mesi). Il cda ha proposto ieri un dividendo a favore dei possessori di azioni ordinarie pari a 1,03 Euro, corrispondente a una distribuzione complessiva di circa 194 milioni di Euro.

Frena invece Fiat Chrysler -0.7%. Lo stabilimento di Melfi, dalle cui catene produttive escono la Jeep Renegade e la 500 X, si fermerà per 16 giorni il mese prossimo a causa della domanda debole. In compenso, sono stati  confermati gli investimenti per il Suv Alfa a Pomigliano dove aumentano i turni per la Panda. Intanto la società si concentra sul mercato Usa. Ieri è stato deciso di investire 4,5 miliardi di dollari in cinque dei propri stabilimenti in Michigan, “e di lavorare con la città di Detroit e lo Stato del Michigan per la costruzione di un nuovo stabilimento nell’area metropolitana di Detroit”.

In ribasso, sempre nell’automotive, Sogefi -3,23% dopo aver archiviato il 2018 con un utile netto di 14 milioni di euro, in calo dai 26,6 milioni dell’anno precedente. L’Ebitda ammonta a 190 milioni di euro, in diminuzione dai 206,9 milioni del 2017, e che il cda non intende distribuire dividendi, come già accaduto lo scorso anno. Equita Sim ha declassato il titolo a “hold” con un target price ridotto del 16% a 2,1 euro.

UBI RIAPRE IL MERCATO DEI BOND BANCARI

I bancari , sostenuti dall’andamento dei titoli di Stato, hanno consolidato il rally di lunedì con un rialzo dell’indice settoriale dello 0,17%. Gli acquisti si sono concentrati su Banco Bpm, maglia rosa +3,6%.

Ubi +1,9% ha emesso mezzo miliardo di euro di bond subordinati “Tier2”, scadenza 5 anni: gli ordini hanno superato di 1,4 volte la quantità offerta.

Sono proseguiti gli acquisti su Creval (+2,5%) con volumi sostenuti anche se inferiori a quelli della vigilia, dopo il cambio al vertice.

Banca Generali ha annunciato ieri sera che nel giro di due anni, un decimo delle masse in gestione/amministrazione saranno in prodotti di investimento sostenibile. Tradotto in cifre, un po’ più di sette miliardi delle masse totali saranno in strumenti ESG.

Bene Diasorin (+1,8%). Tra le utility A2A scende dello 0,7% dopo i risultati del 2018: Ebitda in crescita tendenziale del 3% a 1,23 miliardi di euro. Escludendo le componenti non ricorrenti, la progressione si attesta al 5%.

Negative Tim (-1,2%) e Stm (-1.2%) in linea con i cali dei rispettivi comparti in Europa.

Biesse scivola di oltre il 7% dopo i risultati 2018 e il piano triennale al 2021.

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