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Nube Pomezia, paura per diossina e amianto

La procura di Velletri ha incaricato l’Arpa di verificare il grado di tossicità eventualmente sprigionatosi nell’aria ed entro giovedì dovrebbero essere disponibili i dati sul grado qualitativo di inquinamento dell’aria, ovvero la natura delle concentrazioni di polveri – VIDEO.

Nube Pomezia, paura per diossina e amianto

Continuano le operazioni di bonifica nello stabilimento della “Eco X” sulla Pontina. Un incubo iniziato venerdì mattina con le fiamme nel deposito di rifiuti speciali e industriali e che ancora tiene in apprensione i cittadini del litorale e dei quartieri meridionali di Roma per la nube tossica carica di diossine e, si teme, amianto.

E’ soprattutto lo spettro dell’amianto che continua a terrorizzare i cittadini: la procura di Velletri ha incaricato l’Arpa di verificare il grado di tossicità eventualmente sprigionatosi nell’aria ed entro giovedì dovrebbero essere disponibili i dati sul grado qualitativo di inquinamento dell’aria, ovvero la natura delle concentrazioni di polveri. Secondo i primi rilevamenti i livelli di pm10 nell’aria nelle immediate vicinanze dell’incendio sulla Pontina sabato 5 maggio erano più alti di quasi il triplo rispetto alla soglia di rischio. Nel dettaglio, il 5 maggio la concentrazione di pm10 era pari a 130 microgrammi per metro cubo, quando il limite fissato è di 50 microgrammi. Il giorno dopo, cioè domenica, i valori sono scesi a 73 microgrammi, comunque sopra la soglia. 

Intanto sia a Pomezia che nella vicina Ardea è stato vietato il pascolo e la coltivazione perchè il timore oltre che sull’aria che si respira è anche e soprattutto sulla frutta e gli ortaggi che finiscono nei mercati di tutto il Lazio, compresa Roma. A tal proposito il Centro Agroalimentare di Roma (Car), il centro logistico e distributivo dal quale passano i prodotti ortofrutticoli che finiscono sulle tavole di Roma e del Lazio, sta disponendo controlli a campione su tutti i prodotti che arrivano in sede dalle zone del Lazio interessate, in particolare sulle verdure a foglia.

L’operazione, spiegano dal Car, riguarda soprattutto l’eventuale presenza di diossina negli alimenti a livelli di guardia. Dal CAR, che teme un effetto “psicosi” tra i consumatori, sottolineano però che per ora non sono pervenute indicazioni in senso restrittivo dalle autorità regionali preposte e che, in ogni caso, “i prodotti da serra sono sicuri. Nel Car si è ormai raggiunta – rimarcano – la totale tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti che vi transitano sulla base dei documenti di commercializzazione e trasporto. Questo porta, al momento, a non accreditare fenomeni di allarmismo”.

Anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha cercato di tranquillizzare la cittadinanza. “Stiamo continuando a monitorare la situazione – dice – Al momento gli ultimi dati sulla qualità dell’aria non rilevano criticità e sono tutti nella norma”. Le scuole di Pomezia resteranno chiuse per altri due giorni “per consentire una pulizia straordinaria e un lavaggio delle polveri che si sono depositate in questi giorni. Questo al fine di consentire un rientro a scuola su basi di sicurezza più elevate”.

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