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Nomisma, una ricetta per la cybersicurezza

All’interno del convegno dedicato alla diffusione delle cultura della cybersicurezza, Nomisma ha presentato la ricerca realizzata per ITWay sull’industria della cyber security. Il Ministro Madia ha sottolineato l’importanza delle tecnologie IT per la competitività dell’economia contemporanea. La criminalità informatica costa alle aziende 400 mld di $ l’anno.

Nomisma, una ricetta per la cybersicurezza
Nomisma ha presentato oogi a Roma i risultati della ricerca svolta per la società di Information Technolgy “ITWay” sulla diffusione della cultura della cybersicurezza. Il dato principale che emerge è che il mercato della sicurezza informatica continua a crescere a livello mondiale a fronte di una criminalità informatica che sta costando alle aziende fino a 400 miliardi di dollari l’anno.
Considerando i singoli segmenti, quello del software è la componente che ha evidenziato l’andamento più vivace (+3,5%), in crescita anche il segmento dei servizi che segna un +1,6%. Nel 2014 l’unico segmento in contrazione è stato quello dell’hardware, in flessione dell’1%.
Negativa la dinamica degli investimenti digitali nella pubblica amministrazione. Per il 2014 nelle amministrazioni centrali si è rilevato un calo della spesa del 2,6% (contro il -11,6% del 2013),imputabile prevalentemente alle componenti di servizi ICT, mentre per quelle locali la dinamica negativa ha fatto registrare un calo del 2,1% per un valore complessivo dei mercato pari a 1.237 milioni di euro.
Il settore delle imprese che offrono tecnologie e servizi avanzati nel settore ICT è di assoluto rilievo e conta in Italia più di 75.000 imprese e 456 mila addetti, concentrati principalmente nell’ambito dei servizi (circa il 70%), nel software (23%), telecomunicazioni (5%), produzione hardware (1,5%).
L’indagine di Nomisma, condotta su un campione di 87 società di capitali, ha messo in evidenza come la maggior parte delle imprese monitorate sia di piccole e medie dimensioni (il 73% di esse presentava nel 2013 un valore di ricavi al di sotto dei 5 milioni) e “giovani”, costituite a partire dall’anno 2000. I ricavi delle vendite mostrano un andamento crescente, +16,8% nel quadriennio 2009-2013 che sottolinea una sostanziale tenuta anche nel periodo di congiuntura negativa. Come per il fatturato, anche per il risultato operativo la dinamica 2009-2013 mostra un trend di crescita, con un incremento complessivo a fine periodo pari al +10,6%.
A fronte di un incremento del volume di affari e del risultato operativo, l’utile delle imprese monitorate risulta però in calo di circa 30 punti percentuali anche se, rispetto al 2009, nel 2013 la quota di aziende che ha ottenuto un risultato economico positivo è aumentata passando dal 76% al 79%. Il calo complessivo dell’utile deve leggersi quindi come un’oggettiva difficoltà delle imprese nel guadagnare quote di mercato che consentano un adeguamento all’incidenza dell’incremento dei costi sul fatturato.
Il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia, presente durante tutta la durata del convegno, ha preso la parola in chiusura per sottolineare l’importanza delle tecnologie IT per la competitività dell’economia contemporanea e per rilanciare il “pin unico” ovvero il sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale (SPID).

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