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Nomine pubbliche: via Minenna dalle Dogane, rimangono Ruffini alle Entrate e Dal Verme al Demanio

Il consiglio dei ministri ha confermato Ruffini all’Agenzia Entrate e Dal Verme al Demanio. Alle Dogane esce Minenna e entra Roberto Alesse. Ecco le sfide che hanno di fronte

Nomine pubbliche: via Minenna dalle Dogane, rimangono Ruffini alle Entrate e Dal Verme al Demanio

Il governo ha deciso sulle nomine ai vertici del fisco nazionale. È arrivata la conferma per Ernesto Maria Ruffini che rimane direttore dell’Agenzia Entrate Riscossione, come pure per Alessandra Dal Verme che continuerà a guidare il Demanio (era stata nominata nel 2021) fino l giorno in cui andrà in pensione, a quel punto si riaprirà la partita delle nomine.

Lascia invece le Dogane Marcello Minenna: era stato indicato dal governo Conte II quando al Mef era l’attuale sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Un nome politicamente poco compatibile con il governo di Destra guidato da Giorgia Meloni: Minenna è stato assessore al Bilancio della Giunta Raggi nel 2016 ed era il nome fortemente sponsorizzato dal Movimento Cinque Stelle al momento della successione di Mario Nava alla presidenza della Consob, successone che venne poi risolta con la nomina dell’attuale presidente Paolo Savona. Alle Dogane andrà dunque Roberto Alesse che è stato presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali e che Nello Musumeci, ministro delle politiche del mare e per il Sud, aveva da poco nominato (in ottobre) capo di gabinetto.

Fisco: continuità e discontinuità, le sfide dei direttori

Le nomine appena varate dal governo vanno nella logica di una continuità alle Entrate e al Demanio e marcano invece un segno di discontinuità alle Dogane dove il neo direttore, un tecnico-giurista di area Centro-Destra, arriva dopo aver fatto il suo ingresso nella Pa ai tempi della giunta Storace nel Lazio e proseguito la carriera tra i dirigenti di Palazzo Chigi.

Per i direttori, confermati o new entry, le sfide da affrontare sono ben delineate. Per Ruffini alle Entrate rimane il compito di prevenire l’evasione fiscale al lancio della dichiarazione Iva precompilata per circa 2,3 milioni di autonomi e piccole imprese. Particolarmente caldo è il capitolo delle sanatorie fiscali (dai crediti non più riscuotibili fino a mille euro alla rottamazione quater) e quello, freschissimo, delle nuove regole sulla cessione crediti dei bonus edilizi. L’Agenzia potrà contare su 3.900 assunzioni tramite concorso che dovrebbero dare un po’ di ossigeno agli organici in deficit di 15.000 persone.

Alle Dogane spetterà il rilancio della Lotteria degli scontrini nella nuova versione del decreto Aiuti Quater (prevista oggi l’approvazione definitiva con voto di fiducia alla Camera) cioè una lotteria scontrini con vincita istantanea. Inoltre, sempre sulle Dogane ricade l’obbligo di vigilare sui prezzi dei carburanti finiti nell’occhio de ciclone dopo l’eliminazione de

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