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Nomine Bankitalia in Cdm, proroga per Alitalia

Stasera consiglio dei ministri per decidere sul caso Siri ed esaminare le nomine alla Banca d’Italia e la vicenda della compagnia di bandiera. L’esito non è scontato.

Nomine Bankitalia in Cdm, proroga per Alitalia

Il consiglio dei ministri è convocato per stasera alle 21, quanto il premier Giuseppe Conte e i vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio saranno rientrati da Tunisi. C’è parecchia carne al fuoco per la riunione di governo: la questione politica più rilevante è la decisione sul caso Siri, dopo l’incontro del sottosegretario leghista al ministero dei Trasporti che lunedì sera ha visto il presidente del Consiglio.

Venendo invece ai dossier economici, il consiglio dei ministri dovrebbe esaminare le nomine alla Banca d’Italia e all’Ivass che si trascinano da tempo dopo un lungo braccio di ferro al termine del quale il direttore generale Salvatore Rossi si è dimesso e il governatore Visco, il 28 marzo, ha ha nominato Fabio Panetta direttore generale e vice direttori generali Daniele Franco e Alessandra Perrazzelli. Rinnovato il mandato per Luigi Federico Signorini in febbraio, l’incarico è tutt’ora in attesa di via libera. Quale sarà l’esito della riunione è tutt’altro che scontato, il via libera potrebbe arrivare a metà e occorrerà attendere la conclusione del Cdm per saperlo. Giova ricordare che sulle nomine di Bankitalia, dopo il parere del governo, l’ultima parola spetta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Per Alitalia invece tutto appare più scontato. In assenza di un partner industriale , il Cda delle Ferrovie lunedì sera ha chiesto una proroga ai commissari. Esclusa (a quanto si dice) l’opzione Toto, resterebbe in ballo l’ipotesi Atlantia. Ma anche su questa permane una forte incertezza per le implicazioni della società che controlla Autostrade nei confronti della quale il governo – e in particolare la componente grillina guidata dal ministro dei Trasporti Toninelli – ha più d’una partita aperta. Quanto sarà lungo il nuovo rinvio? Da due a tre settimane, ma la decisione è sul tavolo del governo.

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