Condividi

No di Edf alla proposta di A2A

Il colosso francese ha bocciato l’offerta degli italiani sulla put a tre anni perché il prezzo proposto è troppo alto. Ma il termine per trovare un accordo è il 31 ottobre: entro quella data bisognerà trovare una soluzione. Secondo l’ultima bozza a Edf andrà il controllo di Edison e in cambio A2A e Iren costituiranno una multiutility nel Nord Italia.

No di Edf alla proposta di A2A

Il colosso francese Edf ha detto no alla proposta di A2A e degli altri soci italiani sulla put (opzione a vendere) a tre anni. Il prezzo di esercizio richiesto dalla multiutility lombarda è di 1,5 euro, un valore che corrisponde al prezzo di carico della partecipazione e che quindi permetterebbe agli azionisti italiani di uscire senza perdite. Ma in Borsa Edison tratta a circa 0,94 centesimi per azione ed è a questo valore a cui guardano i francesi.

La trattativa tra Edf e A2A su Edison prevede, secondo un bozza d’accordo già raggiunta la scorsa primavera e tornata in auge ora, che a Edf vada il controllo di Edison. In cambio i due principali soci italiani, A2A e Iren tramite Delmi, otterranno 3 nuclei idroelettrici in provincia di Sondrio, Udine e Salerno che oggi fanno parte di Edipower, controllata di Edison. Su questo fronte i soci italiani stanno lavorando per arrivare a un accordo sulla costituzione di un polo verde dove far confluire le tre centrali che dovrebbe essere controllato al 66% da A2A e al 34% da Iren. Lo spezzatino di Edipower, ex Genco dell’Enel, prevede invece che le centrali a ciclo combinato vadano alla nuova Edison controllata dai francesi, tranne una che verrà assegnata all’utility svizzera Alpiq.

Ma ora è urgente risolvere il nodo dell’uscita da Edison di Delmi che dopo il conferimento a Edf della maggioranza possiederà una quota residuale del 30%. E’ probabile che l’accordo sulla put si faccia ma un valore più basso. A difendere un valore di 1,5 euro per azione è stato soprattutto il sindaco di Brescia Adriano Paroli. “Per la put a tre anni su Edison serve un valore adeguato, che sia una cifra direttamente indicata oppure attraverso meccanismi adeguati, ma bisogna comunque guardare al patrimonio netto di oggi che vale 1,5 euro per azione”, ha detto. Edison al momento in Borsa cede l’1,62% mentre A2A sale dello 0,62%.

Commenta