Nexi chiude i primi nove mesi del 2020 con un fatturato in calo del 3,6% su base annua, a 753,6 milioni di euro. Nel solo terzo trimestre, invece, i ricavi sono aumentati dell’1%, a 276 milioni. Lo comunica in una nota la società dei pagamenti digitali, precisando che il taglio dei costi (-8,4% nei nove mesi e -6,4% nel trimestre) ha permesso di migliorare il margine operativo lordo, cresciuto dello 0,4% (a 428,9 milioni) fra gennaio e settembre e del 7% (a 167 milioni) fra luglio e settembre.
Nel terzo trimestre i volumi hanno recuperato terreno, ma da ottobre la società segnala un “rallentamento a seguito della seconda ondata della pandemia e delle progressive restrizioni introdotte nel Paese”.
Sui nove mesi, il valore complessivo delle transazioni si è attestato a 304 miliardi, per un calo del 12,4% sul 2019 (dopo il -50% registrato nella fase più rigida del lockdown in primavera), mentre nell’ultimo trimestre la contrazione si è limitata al 4,1%. Al 30 settembre, la posizione finanziaria netta gestionale era pari a 2,198 miliardi.
Tra i vari canali di utilizzo dei pagamenti digitali, l’e-commerce ha registrato una crescita del valore delle transazioni gestite pari al 35% nel periodo gennaio-settembre e del 35% nel terzo trimestre. Il calcolo però è “al netto dei settori non legati ai consumi ad alto impatto, ad esempio, viaggi e ristoranti”, precisa la società. In ogni caso, nel complesso l’e-commerce ha subito una riduzione meno significativa rispetto al canale fisico (-1,1% su anno del valore delle transazioni).
Infine, Nexi comunica che sono state estese fino al 16 novembre le trattative in esclusiva con Nets in vista di un’aggregazione. Il Cconsiglio d’amministrazione ha “condiviso con soddisfazione i progressi compiuti al fine di raggiungere un possibile accordo vincolante tra Nexi e Nets riguardante l’operazione di fusione tra i due gruppi – conclude la nota – e ha ribadito il proprio pieno supporto”.
