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Napoli vince due volte e consolida il primato grazie alle sorprendenti sconfitte di Milan e Lazio

Dopo aver battuto sabato il Sassuolo, la squadra di Spalletti approfitta dei passi falsi di Milan e Lazio e allunga in classifica: 5 punti di vantaggio sull’Atalanta e 6 sui rossoneri – La Roma a Verona punta al quarto posto

Napoli vince due volte e consolida il primato grazie alle sorprendenti sconfitte di Milan e Lazio

Il Napoli vince due volte. Dopo aver battuto il Sassuolo al Maradona, infatti, gli azzurri hanno visto il Milan perdere contro il Torino e pure la Lazio soccombere in casa con la Salernitana. È così i punti di vantaggio sui campioni in carica diventano 6, mentre l’Atalanta seconda in classifica (2-0 a Empoli) è a 5: numeri che fanno sorridere Spalletti, alla prima vera fuga della stagione. Il Diavolo torna così a casa con le ossa rotte e una prestazione davvero brutta, una delle peggiori dal post lockdown, che costa punti pesanti e un bel carico di preoccupazione per mercoledì, quando si giocherà la qualificazione agli ottavi di Champions nel dentro/fuori col Salisburgo.

Torino – Milan 2-1, un brutto Diavolo finisce a meno 6 dal Napoli

Partita pessima quella dei rossoneri, battuti meritatamente da un Torino molto più in palla, sia dal punto di vista fisico che mentale. E dire che il Milan era partito forte trovandosi due volte davanti a Milinkovic-Savic con Leao, sprecando però malamente le occasioni. Un fuoco di paglia, visto che da lì in avanti i granata hanno guadagnato metri, finendo col prendere il sopravvento in due minuti di fuoco nei quali hanno segnato prima Djidji (35’) e poi Miranchuk (37’). Nell’intervallo Pioli ha provato a ribaltare tutto facendo scelte coraggiose, tipo togliere Leao per Rebic, ma anche Diaz per De Ketelaere, ma il prodotto è rimasto sostanzialmente lo stesso, tanto che nemmeno il gol di Messias (67’, spinta sospetta su Buongiorno) è riuscito a dare la scintilla giusta.

Pioli: “Sconfitta che fa male. Leao? Non era in serata”

“Non siamo stati lucidi, non abbiamo giocato una partita di alto livello – ha ammesso Pioli -. Serviva qualità e determinazione negli episodi e noi non siamo stati bravi, abbiamo concesso troppo. Il cambio di Leao fa rumore? Non è stata la sua serata migliore sicuramente. La ripresa l’abbiamo cominciata meglio, probabilmente serviva una giocata prima per cambiare le sorti della serata. È una sconfitta che fa male. Delusione? Sicuramente, perché volevamo continuare la striscia positiva e non esserci riusciti è deludente. Lavoreremo meglio per le prossime gare, a cominciare dalla prossima dove ci giochiamo un obiettivo importante”

Lazio – Salernitana 1-3, Sarri perde partita e Milinkovic per il derby

L’altra sconfitta “rumorosa” della domenica è quella della Lazio, battuta a domicilio dalla Salernitana. Partita a due volti quella dell’Olimpico, con i biancocelesti bene nel primo tempo (chiuso in vantaggio grazie al gol di Zaccagni al 41’) e i granata nel secondo, nel quale si è compiuto un vero e proprio ribaltone firmato Candreva (51’, splendido pallonetto), Fazio (68’) e Dia (76’). A completare il disastro laziale l’ammonizione di Milinkovic-Savic, ironia della sorte lasciato in panchina per via della diffida che avrebbe potuto fargli saltare il derby di domenica prossima. Sarri però, visto l’andamento del match, lo ha buttato nella mischia a metà ripresa e il tanto temuto giallo è arrivato, anche se più per colpa dell’arbitro che sua (quello su Bronn, oggettivamente, non era un fallo da cartellino).

Sarri furioso: “Milinkovic? Se parlo mi squalificano per sei mesi”

“Non era neanche fallo, Milinkovic-Savic ha giocato la palla e l’altro è entrato in ritardo”, il commento furioso di Sarri. “In cinquanta anni non ho mai visto questo tipo di ammonizione, se dico cosa penso di questo episodio mi danno sei mesi di squalifica. Abbiamo fatto una buona partita, ce l’avevamo in mano. Poi siamo stati impreparati perché forse i ragazzi avevano dato la gara per vinta e abbiamo reagito in maniera confusionaria perdendo ordine ed equilibri. Dopo il pareggio è cambiato tutto e l’arbitraggio ha contribuito a non mantenere il clima sereno, anche se bisognerebbe avere la forza di passare oltre a tutto”

Verona – Roma (ore 18.30, Dazn)

La Roma potrebbe così riscavalcare i cugini e presentarsi al derby davanti in classifica, a patto però di vincere a Verona in uno dei due posticipi odierni (l’altro è Monza – Bologna alle 20.45). Missione non impossibile ma neppure scontata, alla luce delle fatiche di coppa mostrate da Milan e Lazio di cui sopra. Anche i giallorossi, infatti, sono reduci da una gara tirata in quel di Helsinki e giovedì ne avranno un’altra con il Ludogorets per non salutare prematuramente l’Europa League, il Verona inoltre ha un bisogno disperato di punti e cercherà di strapparli con le unghie e con i denti. Mourinho però sa bene come questa settimana sia molto delicata e non vuole iniziarla con un passo falso che, molto probabilmente, minerebbe le sicurezze dei suoi, già messe a dura prova dalla sconfitta contro il Napoli, dunque ha tutta l’intenzione di sbancare il Bentegodi e rientrare in zona Champions.

Verona – Roma, le formazioni: Mou perde Spinazzola fino a gennaio

L’idea era quella di schierare la formazione tipo, poi però si è fermato Spinazzola per un problema muscolare e Mourinho ha dovuto rivedere i suoi piani, rinunciando a un altro titolarissimo oltre ai soliti Dybala e Wijnaldum. Il 3-4-2-1 giallorosso vedrà così Rui Patricio in porta, Mancini, Smalling e Ibanez in difesa, Karsdorp, Cristante, Camara e Zalewski a centrocampo, Zaniolo e Pellegrini sulla trequarti, Abraham in attacco. Bocchetti, ancora a secco di punti dopo le sconfitte con Milan e Sassuolo, proverà a muovere la classifica con lo stesso sistema di gioco, con Montipò tra i pali, Hien, Gunter e Ceccherini nel reparto arretrato, Faraoni, Tameze, Veloso e Depaoli in mediana, Kallon e Verdi alle spalle dell’unica punta Henry.

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