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Napoli e Roma cercano la vittoria della svolta

Dopo i successi di domenica, la squadra di Ancelotti e quella di Fonseca cercano la consacrazione ma contro Cagliari e Atalanta le distrazioni sono vietate

Napoli e Roma cercano la vittoria della svolta

Il momento di diventare grandi. Napoli e Roma si apprestano al mercoledì di campionato con la consapevolezza che, in caso di vittorie, le rispettive classifiche subirebbero uno scossone verso l’alto non indifferente. Viceversa, invece, ci ritroveremmo a interrogarci sulle loro reali ambizioni, tanto più che gli avversari odierni non appaiono certo insormontabili. Il discorso vale soprattutto per il Napoli, impegnato al San Paolo contro il Cagliari (ore 21), ma anche la Roma non si troverà certamente di fronte la migliore Atalanta (19).

La possibilità di proseguire il filotto di successi c’è tutta, a patto di affrontare le gare odierne con umiltà e concentrazione. La squadra di Ancelotti, in questo senso, sembra aver trovato la strada giusta e questo indipendentemente dagli uomini scelti. Il tecnico azzurro, nelle ultime tre partite, ha utilizzato un po’ tutte le frecce a disposizione e i risultati, evidentemente, non ne hanno risentito, anzi: il suo Napoli ha segnato 8 gol subendone solo uno, per giunta su rigore.

Ecco perché la strategia del turnover proseguirà anche oggi, con ben sei cambi rispetto alla vittoria di Lecce. In un San Paolo stranamente ancora semivuoto vedremo un 4-4-2 con Meret in porta, Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Callejon, Allan, Elmas e Zielinski a centrocampo, Milik e Mertens in attacco. Solo panchina per il “Re Mida” del momento Llorente, anche se il suo ingresso a gara in corso, soprattutto se le cose non dovessero mettersi bene, è praticamente scontato.

Maran, rinfrancato dalle vittorie con Parma e Genoa, risponderà con con un 4-3-1-2 che vedrà Olsen tra i pali, Cacciatore, Pisacane, Ceppitelli e Pellegrini nel reparto arretrato, Nandez, Oliva e Rog in mediana, Castro alle spalle della coppia offensiva composta da Joao Pedro e Simeone.

Occhi puntati anche sulla Roma, a caccia della terza vittoria consecutiva (la quarta considerando l’Europa League) contro l’Atalanta. Test importante quello dell’Olimpico, perché se è vero che due indizi fanno una prova (e con Sassuolo e Bologna ne sono arrivati di ottimi), lo è anche che il terzo darebbe la certezza di una squadra ritrovata e pronta a lottare per il vertice.

“È troppo presto per essere euforici, c’è ancora tanto da fare, da vincere e da conquistare – ha glissato Fonseca. – Ci aspetta una partita molto difficile, combattuta, contro un avversario aggressivo in difesa e qualitativo davanti. Dovrò fare alcune modifiche di formazione ma Dzeko e Kolarov giocheranno, loro in questo momento non posso farli riposare”.

Effettivamente i due, simboli della rinascita giallorossa, sono imprescindibili ed è per questo che il tecnico portoghese, il cui indice di gradimento è sempre più alto, li confermerà dal primo minuto. La grande novità del 4-2-3-1 giallorosso sarà Smalling, pronto al debutto dopo il mini-infortunio che lo ha tenuto ai box per 15 giorni. Per il resto Pau Lopez in porta, Spinazzola, Fazio e Kolarov in difesa, Cristante e Veretout a centrocampo, Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan sulla trequarti, Dzeko in attacco.

Classico 3-4-2-1 anche per Gasperini, che tenterà il colpaccio con Gollini tra i pali, Palomino, Toloi e Masiello nel reparto arretrato, Hateboer, De Roon, Freuler e Castagne in mediana, Gomez e Ilicic alle spalle dell’unica punta Zapata.

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