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Mps, stop all’emorragia di clienti e conti

I numeri del primo trimestre 2017 fanno sperare nella ripresa. Mps rimane sì in rosso – con una perdita d’esercizio pari a 169 milioni di euro – ma la raccolta sale. Il patrimonio netto si riduce di 416 milioni, attestandosi a quota 6 miliardi.

Notizie contrastanti giungono dalla prima trimestrale 2017 approvato dal Cda di Banca Monte dei Paschi di Siena. L’istituto di credito ha fatto registrare nei primi tre mesi dell’anno una perdita d’esercizio pari a 169 milioni di euro (rispetto all’utile di 93,1 milioni dello stesso periodo nel 2016), sulla quale pesa però la contabilizzazione di componenti non operative per 131 milioni di euro. 

I conti economici hanno però messo in luce, nonostante i dati poco rassicuranti sull’utile di esercizio, una incoraggiante ripresa della raccolta diretta, che cresce di circa 5 miliardi rispetto al dicembre 2016 (+4.6%), grazie all’aumento delle dinamiche commerciali di conti correnti e depositi (+5,5 miliardi di euro nel trimestre). 

Sempre secondo il comunicato di Mps, la banca ha registrato un risultato operativo lordo pari a 306 milioni di euro (dato sul quale ha impattato il costo della garanzia pubblica sui 7 miliardi di emissioni effettuate a gennaio), mentre il risultato operativo netto, considerando le rettifiche sui crediti, è stato di circa 3 milioni, a fronte di un valore positivo di circa 191 milioni di euro registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. 

L’operatività è in calo, con i  ricavi complessivi che scendono a circa 933  milioni di euro, con un calo del 21,3% rispetto all’anno scorso, per effetto della flessione del margine di interesse (-16.6%, pari a 457 milioni), del commissioni nette (-6,7%) e del risultato netto delle attività di negoziazione. 

Gli oneri operativi sono risultati invece pari a circa 628 milioni di euro, in riduzione del 2,7% rispetto al primo trimestre 2016. 

 

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